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SPAL, Nainggolan: "Trattato dall'Anversa come un pezzo di... e come un parassita"

di Marco Rossi Mercanti

Radja Nainggolan, intervistato nei giorni scorsi da La Gazzetta di Anversa, spara a zero contro la sua ex squadra: «Mi hanno trattato come un parassita, un pezzo di m... Quando sono stato messo nella squadra B, i giocatori hanno cercato di convincere Overmars a tenermi con la prima squadra. Nessuno però ha osato andare contro il presidente Gheysens. Io ho continuato a fare del mio meglio, ma nelle ultime settimane sono stato trattato in un modo assurdo che non avevo mai visto: non potevo più entrare dall'ingresso principale, potevo entrare solo negli orari in cui non c'era la prima squadra, dovevo andare ogni giorno in uno spogliatoio diverso: ero trattato come un parassita. Ero tornato in Belgio per le mie figlie, prima le vedevo solo durante le vacanze, quando sono tornato ad Anversa hanno vissuto di nuovo con me a tempo pieno. Volevo quindi restare in Belgio, per le mie figlie. Per farlo però avrei dovuto lasciare altri soldi. Non era un problema di soli, qui alla SPAL gioco per "noccioline", ma di serietà. Il presidente Gheysens mi ha costretto a lasciare il Belgio dopo che avevo già perso un milione. Mi voleva solo fuori dal paese. È un grande uomo d’affari, ma è lì che finisce. Quel periodo all'Anversa mi ha tolto il piacere del calcio, ma lo riprenderò. Però non lo perdonerò mai per aver dovuto lasciare le mie figlie».


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