Tavecchio: "Il VAR è un mezzo di giustizia, ma bisogna ridurre i tempi"
Fonte: GR Parlamento
Il presidente federale Carlo Tavecchio ha toccato diversi temi in un'intervista a La Politica nel Pallone di GR Parlamento.
Sul VAR.
"È un grande mezzo di giustizia, prima di tutto. Sono state riformate almeno una decina di decisioni che hanno riportato le cose nel giusto. Quello che vedo io è più una certa lunghezza dei tempi della trasmissione dei dati che vanno dal centro di osservazione all’arbitro che durano più del previsto, gli arbitri decidono in 20-30 secondi, bisogna ridurre gli altri tempi".
Sui rapporti tra UEFA e FIFA.
"Ceferin sta mantenendo tutti gli accordi fatti. Era importante per noi avere 4 posti in Champions e lo abbiamo ottenuto, come l’Europeo e le proposte per le riforme, poi quello che non era prevedibile, le dimissioni di Villar. Dovevamo trovare una soluzione che desse all’Italia il posto e sono stato ben lieto di assegnarlo al dg Uva, questo perché c’è stata una riforma che permetteva ai dg di poter concorrere".
Su Infantino.
"Abbiamo aperto il fronte da tempo, sapevamo che dopo Blatter ci sarebbe stata una lotta enorme, abbiamo appoggiato Infantino, siamo stati lungimiranti e fortunati, abbiamo aperto un nuovo fronte istituzionale, ma questo discorso della Var è stato voluto dal sottoscritto già ai tempi di Blatter".
Sulla situazione della Lega.
"Il commissariamento sta portando a termine una proposta sui diritti internazionali, che sono ben posizionati, poi ci sono i diritti tv nazionali e la governance, che non è di poco conto. Sono passi che andavano fatti molti o tempo prima, ma con buona volontà i commissari faranno il possibile. Non sarà facile chiudere entro il 31 ottobre, giorno in cui scadrà il mandato, ma ce la metteremo tutta per chiudere".