Trombetta: "Clima rigido in Romania, ma vincerà la Roma"
Fonte: forzaroma.info
Maurizio Trombetta, allenatore del Cluj in quella notte di settembre del 2008 riuscì a imporsi per 2-1 all’Olimpico sulla Roma di Spalletti. La squadra rumena fece un miracolo contro i giallorossi e due settimane dopo, ottenne un prezioso punto contro il Chelsea, sulla cui panchina sedeva Felipe Scolari.
Furono gli unici 4 punti in quel girone di Champions - che la sua squadra chiuse all’ultimo posto - ma rispetto a quello di adesso, il suo Cluj si comportò molto meglio nella massima competizione europea per club. “Partimmo molto bene – queste le sue dichiarazioni a ForzaRoma.info – riuscendo a fare 4 punti in due partite contro colossi come Roma e Chelsea. Rispetto a quello di questa edizione, il girone del mio Cluj era molto più complicato; oltre la Roma, c’era il Chelsea – dal mio punto di vista è più forte del Bayern Monaco – e un Bordeaux che vale molto di più del Basilea. Purtroppo, dopo quei due exploit iniziali non riuscimmo a fare altro, ma credo che la mia squadra uscì a testa alta da quella Champions.” Trombetta che, come scritto in precedenza, si tolse lo sfizio di battere la “banda Spalletti” all’Olimpico, cosa, però, che non gli riuscì al ritorno in Romania, dove la Roma s’impose 3-1 con doppietta di Brighi e gol di Totti: “Secondo me, non giocammo – prosegue l’ex tecnico della compagine rumena – una brutta partita al ritorno, dove collezionammo parecchie occasioni per segnare, ma la Roma fu molto più cinica di noi. Contro avversari forti, come lo era la squadra di Spalletti, o la butti dentro quando ne hai l’occasione oppure vieni matematicamente sconfitto.”
Maurizio Trombetta si sofferma anche a fare un paragone tra la rosa che aveva a disposizione e quella del Cluj di oggi: “La squadra è pressoché la stessa, è cambiato molto solo a centrocampo e in difesa dove gioca spesso l’ex Reggina Piccolo, che ai miei tempi non c’era. I big, come Culio e Capitan Cadu, sono rimasti e in attacco hanno quel Traorè che è una vera forza della natura. Quando io ero l’allenatore, lui era appena arrivato e giocava in seconda squadra, ma si vedeva che aveva tutte le potenzialità per diventare un giocatore con tutti i crismi. Deve ancora sgrezzarsi un po’, ma tra un paio d’anni sarà pronto per i campionati più importanti d’Europa.” Non riesce a spiegarsi come mai, soprattutto in patria, questo Cluj faccia così fatica: “Credo che sia una buonissima squadra, almeno per quel che concerne il campionato rumeno, dove dovrebbe e potrebbe fare meglio. Ritengo che i problemi derivino dai ripetuti cambi in panchina; ora è arrivato Minteanu, che stava smettendo di giocare quando io ero in carica, un bravo ragazzo ma ancora acerbo per questo mestiere.”
Per quanto riguarda il match di dopodomani sera, Il tecnico friulano vede un pronostico bloccato a favore della Roma: “La squadra di Ranieri è nettamente favorita e credo che vincerà. Gli unici problemi potrebbe venire dal clima molto rigido e da una sottovalutazione degli avversari.”
Roma, quindi, con quasi due piedi negli ottavi, ma che stenta in campionato, dove – secondo Trombetta – potrebbe rientrare nella corsa al vertice se risolverà quei piccoli problemi di convivenza: “Credo che la Roma possa tornare in ballo, anche se il Milan sta accumulando un buon vantaggio. La squadra giallorossa, però, deve risolvere i problemi che derivano dall’avere una grossa rosa, ovvero far capire ai suoi big che non possono giocare tutti insieme.”
Chiusura, invece, sul futuro professionale di Trombetta, che tuttora è senza panchina: “Ho avuto delle offerte a settembre, quando mi contattarono club rumeni e bulgari nonché il Portogruaro, ma non se ne fece nulla. Sono in attesa degli eventi, spero di tornare presto ad allenare Italia o estero che sia”.