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TUTTE LE REAZIONI ALLE PAROLE DI DE ROSSI CONTRO LA TESSERA DEL TIFOSO

di Redazione Vocegiallorossa

MANGANELLI - «Sono letteralmente indignato - dice Manganelli rispondendo ad una domanda a margine della presentazione di un libro che si è tenuta nella Scuola superiore di Polizia - e non certo perchè ci sia qualcuno che non condivide una certa iniziativa, esprimendo un più che legittimo dissenso». «Quello che mi indigna - prosegue il prefetto - è la volgare strumentalizzazione di un'occasionale episodio, certamente riprovevole, oggi al vaglio della magistratura, che mette sullo stesso piano delinquenti violenti e poliziotti che darebbero anche la vita per difendere tutti». «Perfino persone - conclude Manganelli - che fanno dichiarazioni del genere».

La Figc non condivide le dichiarazioni rese da Daniele De Rossi sulla tessera del tifoso e, attraverso una nota, ribadisce il pieno sostegno all'iniziativa. La Figc ha diffuso una nota «per stigmatizzare la polemica e ribadire il pieno sostegno all'iniziativa. Il presidente Abete ha saputo delle dichiarazioni di De Rossi mentre era già in viaggio dal Sestriere verso Ginevra, per la riunione di domani del Comitato Esecutivo della Uefa, e si è messo subito in contatto con il ritiro della Nazionale». In un colloquio telefonico, Abete ha detto al calciatore «di non condividere le sue valutazioni, richiamandolo al massimo rispetto per l'impegno delle Forze dell'Ordine e del loro ruolo, di fondamentale importanza per il Paese e per il mondo del calcio». «La Federazione Italiana Giuoco Calcio vuole confermare oggi, superando dichiarazioni che non condivide e che non possono mettere in discussione rapporti, ruoli e responsabilità, pieno apprezzamento per il lavoro che le Forze dell'Ordine svolgono costantemente per garantire serenità e sicurezza al mondo del calcio», si legge nel comunicato. «Ribadiamo il nostro grazie più convinto a tutte le Forze dell'Ordine che con spirito di sacrificio, e spesso in condizioni difficili e delicate, prestano il loro servizio a tutela dell'interesse generale, dentro e fuori gli stadi. In particolare, la gratitudine del mondo del calcio è rivolta agli uomini della Polizia di Stato e al Ministero dell'Interno che a tutti i livelli segue costantemente l'attività di prevenzione e di contrasto a ogni forma di violenza, con interventi che hanno già portato a risultati concreti e significativi, ma anche con scelte strategiche come la tessera del tifoso, che contribuirà a promuovere sempre più un clima di civile convivenza negli stadi».

SAP - Non solo la tessera del tifoso "è necessaria" ma servono anche "pene più severe" per gli ultrà che si rendono responsabili di violenze nel corso degli incontri di calcio. Questa la risposta del segretario del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Nicola Tanzi, alle parole di Daniele De Rossi che, dal ritiro della Nazionale al Sestriere, ha esternato le sue perplessità in merito all'introduzione della tessera del tifoso. "Oltre alla tessera del tifoso - dice Tanzi - sono necessarie misure legislative che prevedano la detenzione in carcere per chi delinque durante le manifestazioni sportive. È ora di mettere mano ad una norma di legge che aggravi la pena e che non consenta la sospensione condizionale della pena per chi si rende protagonista di incidenti e violenze durante le manifestazioni sportive".

SIULP - Decisa anche la reazione del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (Siulp): Con le sue parole De Rossi ha dimostrato "poco rispetto nei confronti di chi rischia la vita, per garantire la sicurezza dei cittadini e anche - ha dichiarato il segretario generale Felice Romano - per far arricchire quelli come lui. De Rossi farebbe bene a se stesso e a tutti gli altri campioni, che vengono pagati profumatamente per poche ore di lavoro a settimana e che sono simboli per i giovani, a ricordarsi che i primi a dare l'esempio in campo, visto quello che e' accaduto nelle ultime partite, dovrebbero essere proprio loro". I poliziotti, però, "a differenza di De Rossi, non generalizzano - prosegue Romano - né sono abituati a condannare un'intera categoria a fronte di centinaia e centinaia di partite per un solo episodio accaduto".
Al vicecapitano delle Roma dunque, conclude il Siulp, "servirebbe non solo il ritiro della Nazionale ma anche un ritiro spirituale, dove imparare a trasmettere il rispetto verso il prossimo".

MARONI - "Daniele De Rossi non è una persona qualunque ma uno che andrà a rappresentare l'Italia ai Mondiali di Calcio. E' una persona che ha un seguito e che manda dei messaggi. Noi ci stiamo sforzando di mandare messaggi positivi ed è ovvio che ogni reazione contraria su questo tema io la guardo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni che ha aggiunto conversando con i cronisti in Transatlantico "Di fronte a certe dichiarazioni cerco di capire perchè e quali conseguenze possano avere e cosa è utile fare. Ma non c'è nessuna preoccupazione, sono parole che ovviamente io non condivido ma che non comportano alcuna variazione di nessun tipo nei programmi e nelle decisioni".
 

 


 


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