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Tutte le strade portano alla Roma

di Alessio De Silvestro

Ieri è stata sancita forse l'ultima partita, nel modo che tanti auspicavano. La Roma è andata a Unicredit. Rimane Rosella Sensi nella nuova gestione societaria a tre. La famiglia Sensi detiene ancora il 51% della nuova società costituitasi, però c'è davvero il cartello vendesi sulla nostra AS Roma. Tanti i tifosi contenti, troppi gli opinionisti tifosi, che si sono schierati da una parte, o dall'altra a suon di parole. In questo momento di grande confusione ci piacerebbe visto che siamo a Roma, rendere a Cesare quel che è di Cesare. Questa gestione della Roma è stata la più lunga della storia della Roma. La famiglia Sensi ha vinto più dello stesso Viola, che al termine della sua Presidenza venne lui stesso criticato e messo sul banco degli imputati. Era un altro calcio, ma comunque ci ricordiamo anche per lui cori come:” Viola, Viola vattene”. Il calcio non ha riconoscenza, ma i numeri parlano chiaro. Sicuramente ci risponderanno che è una minoranza, ma è anche vero che di radio locali dove fare il tifoso diventa un mestiere, senza titolo, sono troppe. La comunicazione si dice sia una scienza esatta e troppe volte la si definisce un'arma, oggi siamo certi che a volte è un’arma impropria. Oggi con grande tristezza finisce l'era Sensi e inizia nella confusione totale il regno senza Re, magari tra Angeli e Diavoli. Almeno però fateci fare un applauso alla famiglia che tanti hanno amato, che esce a testa alta e magari a qualcuno non è piaciuta nei modi di gestire alcune cose, ma che comunque ci ha reso fieri di essere romanisti per lungo regno, a dispetto dei Santi e Predicatori vari.

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