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Union Berlino, Bonucci: "Tutti pensiamo che la vita da calciatore sia bella, ma ti limita in tante cose"

di Marco Rossi Mercanti

"Nel futuro vorrei fare l'allenatore, ma soprattutto voglio dedicarmi alla mia famiglia". Idee contrastanti, per Leonardo Bonucci. Il difensore italiano ex Juve, attualmente in forza all'Union Berlino ma in trattative con la Roma tra le proteste dei tifosi giallorossi, ha rilasciato un'intervista a Esse Magazine, a cavallo tra calcio e musica: "I miei cari sono stati incredibili a starmi affianco in questi anni, che sono stati completamente assorbiti dal calcio e da tutto quello che comporta: le pressioni, i giudizi e tutto il resto. Tutti pensiamo che la vita da calciatore sia bella, ed è vero, ma ti limita in tante cose".

Condurresti Sanremo come Ibra?
"Mi sentirei molto in difficoltà, non so se sarei in grado. Se dovessi portare un calciatore con me per farlo porterei Chiellini. Non è un esperto di musica, ma abbiamo passato così tanto tempo insieme che conosciamo i tempi dell'uno e dell'altro".

Moise Kean e la sua passione per la musica?
"Moise Kean è sempre stato fissato col rap. Ora ho visto che ha anche fatto il singolo, ma confesso che non l'ho ancora ascoltato. Nella Juventus la musica che ascoltavamo dipendeva molto da chi si connetteva con la cassa. Se si connettevano i sudamericani ascoltavamo reggaeton, se si connetteva Moise ascoltavamo rap".


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