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V. D'Amico: "Roma-Lazio finirà in pareggio"

di Francesco Gorzio
Fonte: Tuttomercatoweb.com

Abbiamo intervistato in esclusiva Vincenzo D'Amico, calcisticamente cresciuto nelle giovanili della Lazio e poi passato in prima squadra nella quale ha militato dal 1972 al 1986, dove ha vinto lo storico scudetto con Tommaso Maestrelli e con una parentesi nel Torino nella stagione '80-'81. Attualmente è opinionista Rai. Con lui abbiamo parlato del derby. La Lazio ha un suo gioco, mentre la Roma lo sta cercando. Gli squalificati della Roma non valgono gli infortunati della Lazio. I giallorossi faranno la partita con palleggio e tiki-taka e i biancocelesti si chiuderanno, aspetteranno e ripartiranno sfruttando gli spazi che la Roma lascerà. Reja deve rimanere fino alla fine della stagione, ma se dovesse dimettersi nuovamente che lo faccia in modo definitivo.

La Lazio parte favorita in quanto ha sette punti in più in classifica, ma il derby è una gara anomala per motivazioni e spesso il risultato non rispecchia i valori in campo. I biancocelesti sono tecnicamente più forti dei giallorossi?
"No, forse però la Lazio sta facendo un po' meglio ed ha un po' più di continuità, mentre la Roma va a sprazzi e a momenti, tre-quattro partite molto bene e poi un paio così così. La Lazio rispetto alla Roma ha più certezze, la Roma, invece, sta cercando un gioco".

Se la Roma deve fare i conti con squalificati (Gago, Osvaldo e Cassetti) ed acciaccati (Perrotta e Pjanic, che sta meglio) la Lazio non è da meno, infatti non giocheranno il derby Zauri, Lulic, Stankevicius, Cana, Radu, Brocchi e Rocchi, mentre Gonzalez e Konko non sono al meglio. Non sarà facile ripetere il successo dell'andata.
"Assolutamente, diciamo che gli squalificati della Roma non valgono gli infortunati della Lazio. I biancocelesti stanno peggio come organico rispetto ai giallorossi. La Roma avendo recuperato Pjanic vuol dire che gioca con la squadra titolare, la Lazio assolutamente no perché ha giocatori importanti che stanno fuori e altri come Mauri che è appena rientrato. Secondo me la partita la farà la Roma perché gioca nella stessa maniera tutte le volte: possesso palla e tiki-taka. Di conseguenza la Lazio si chiuderà, aspetterà e ripartirà perché tra l'altro è la cosa che sa far meglio, in quanto in fase di impostazione non ha grandissime soluzioni e deve attenersi all'estro dei suoi giocatori. La Roma lascia spesso degli spazi vuoti nei quali giocatori tipo Mauri, Klose ed Hernanes potrebbero inserirsi e fare veramente male".

Il tira e molla della scorsa settimana con le dimissioni di Reja poi rientrate potrebbe ripetersi in caso di sconfitta nel derby?
"Io mi auguro che se così fosse però siano definitive, perché Reja ha già dato, almeno ufficialmente, due volte le dimissioni ed in entrambi i casi con l'obiettivo di smuovere le acque e non di dimettersi veramente, comunque io spero che non si arrivi di nuovo ad una situazione di questo tipo poiché significherebbe che le cose stanno andando male. Non ci voglio neanche pensare e teniamoci Reja fino alla fine del campionato, sperando che le cose continuino ad andare come stanno andando ora".

Un pronostico.
"Vince la Roma cinque a zero (sonora risata, ndr). Seriamente finirà due a due, un bel pareggio così la gente si diverte, però la Lazio va per prima sul due a zero, perché stare con il patema di dover rimontare due gol proprio no, poi la Roma pareggia".


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