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Valencia, Gattuso: "Accusato di cose non vere, ho sofferto molto"

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: ANSA
foto ANSA

(ANSA) - ROMA, 21 LUG - "Ho sofferto molto, sono state dette cose non vere e sono una persona diversa rispetto a quella che alcuni hanno descritto. A causa di ciò l'anno scorso non ho potuto lavorare con il Tottenham, per fortuna quest'anno il Valencia mi ha appoggiato. I social possono distruggere una persona, andrebbero regolamentati". Gennaro Gattuso, dal ritiro del suo Valencia, racconta l'anno difficile, caratterizzato da alcune accuse di razzismo e sessismo arrivate proprio social. "Forse sbaglio a non parlare per difendermi - ha detto l'ex tecnico di Milan e Napoli ai microfoni di Sky -, ma io sono fatto così. Però sarei ipocrita se dicessi che non ho sofferto per tante cose che sono state dette sul mio conto. Ho sofferto in silenzio, devo dire che ultimamente sono stato bersagliato su tante cose che non fanno parte della mia persona. Sono uscite cose non vere, perché sono state prese frasi dette 15 anni fa e inserite in un contesto per fare polemica. Ma io sono una persona totalmente diversa rispetto a quella che hanno descritto". Proprio questi attacchi hanno impedito a Gattuso di allenare il Tottenham. "L'anno scorso ci ho sbattuto i denti - ha aggiunto -, tutti pensavano che avessi lasciato la Fiorentina perché fossi già d'accordo con il Tottenham, ma non è andata così. Il Tottenham è arrivato dopo, poi non sono più andato lì a lavorare per delle cose non vere. I dirigenti del Tottenham ci sono cascati e ho pagato. Per fortuna al Valencia la dirigenza mi ha appoggiato. I social possono distruggere un personaggio o una persona e ci sono tanti esempi: penso ai ragazzini che finiscono sul web, rimangono etichettati per tutto il resto della vita a causa di un piccolo errore. Su questo bisogna lavorare. Quando hai una famiglia e degli amici che ti supportano nel quotidiano, passa tutto. Ci vorrebbero un po' di regole. Lascio passare tante cose che sono state dette, anche se sono stato davvero male. Ma va bene così". (ANSA).


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