Vibonese, D'Agostino: "A Roma c'è poco equilibrio, metterei la firma per vincere cinque gare e perderne una"
Gaetano D’Agostino, ex centrocampista di Roma e Udinese attuale allenatore della Vibonese, è stato intervistato nel corso della trasmissione “Crossover” in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport. Queste le sue dichiarazioni:
L’inizio di stagione in Serie A?
“Mi aspettavo una Juventus con più punti con il ritorno di Allegri, poi qualitativamente la Juventus ha ringiovanito molto. Generalmente siamo in linea con le aspettative”.
C’è un tecnico che ti ha impressionato maggiormente?
“Dico Italiano, il primo tempo della Fiorentina contro l’Inter mi è piaciuto moltissimo, può giocarsela con tutti. Non dico il Napoli che ha Spalletti che è un ottimo allenatore, ha anche trovato un ottimo gruppo e giocatori adatti per il suo modulo, i giocatori conoscono bene quello che lui chiede perché è un gruppo di 16-17 giocatori che si conoscono da 2-3 anni”.
La Roma è ripartita da Mourinho: cosa ti aspetti dal suo ritorno in Italia?
“Può dare tanto, però dobbiamo un po’ finirla perché alla prima sconfitta stagionale subito a scrivere che la Roma è una squadra debole. Per me è un problema, ci sta perdere una partita, bisogna analizzare e vedere come si perde, poi se uno vince 5 partite e ne perde una io ci metto la firma. C’è troppo poco equilibrio e questo non va bene”.
La sconfitta contro l’Hellas Verona, però, ha sorpreso molti…
“Mourinho ha analizzato il match nello spogliatoio, una critica esagerata non va bene se non è costruttiva. La Roma ha segnato molto, è una squadra che diverte, ha una buonissima mentalità e una battuta d’arresto ci può stare, poi se ne perdi 2-3 di fila è un altro discorso. Vedo un gruppo che da tanto tempo non vedevo così coeso, vedo che seguono il tecnico alla lettera, sono tutti uniti”.
Roma-Udinese?
“L’Udinese è una squadra molto fisica, soprattutto con i loro quinti, hanno un centrocampo molto amalgamato. Se la Roma gioca a ritmi bassi, rischia molto. Serve una partita molto attenta, con il Napoli finché il risultato era in equilibrio l’Udinese se l’era giocata bene. È chiaro che poi, sotto il profilo tecnico, non ci dovrebbe essere partita”.
Mourinho potrebbe tornare a schierare la difesa a 3?
“Nel mio piccolo dico che il modulo è fine a sé stesso, poi subentra la mentalità, l’attacco degli spazi. Puoi essere offensivo e difensivo anche con 4-2-3-1, Mourinho vuole creare una nuova mentalità per la Roma e non bastano tre mesi. Se una squadra gioca sulle seconde palle cercando di difenderti, in un mese hai risolto tutto. Se una squadra, tipo la Roma, dove Mourinho deve risollevare la piazza, ha bisogno di tempo c’è poco da fare. La Roma sta provando ad accelerare questo processo, la Roma ha buonissimi calciatori, ma non il campione assoluto”.
Pellegrini e Zaniolo?
“Zaniolo non è un brevilineo, ha un fisico molto potente e ci vorrà tempo per rivederlo ai suoi livelli. Deve curare i particolari per accelerare il processo di forma fisica, ma ha bisogno di tempo dopo essere stato fermo, ora pesa 85 kg. Zaniolo è un animale e per rivederlo straripante con i suoi strappi, ci vogliono ancora due mesi secondo me. Per quanto riguarda Pellegrini, penso che Mourinho gli stia tirando fuori il meglio che già aveva, non è che un giocatore diventa forte così all’improvviso, se non hai alcune componenti prima non le avrai mai. Hanno instaurato un rapporto bellissimo, Pellegrini ti dà il 110% e Mourinho non fa le cose a caso, sa che può essere un giocatore importante per far uscire le sue qualità. Anche il gol di tacco ti riesce perché sei libero mentalmente”.
Come vedi la sfida con le altre big della Serie A?
“Questa è una domanda dove ti potrò rispondere dopo aver affrontato una big. Nel momento in cui la Roma inizierà ad affrontarle, vedremo. Adesso si è livellato un po’ tutto, poi la Roma deve giocare con umiltà e al 100% ogni partita perché non ha quel giocatore che può risolverti la partita in una giornata no”.