Volpi: "Pjanic? Sui giocatori di classe bisogna insistere fino alla fine"
Fonte: Radio Ies
Dopo la disfatta di Parma, Jacopo Volpi, vice direttore di Rai Sport, ha espresso il suo giudizio sul momento della compagine giallorossa e non solo. Queste le sue parole:
Cosa succede a Zemanlandia?
“Sicuramente sta succedendo qualcosa all’interno dello spogliatoio, non dico solo qualcosa di negativo ma - come dice Totti, che parla poco ma dice sempre sacrosante verità - c’è un problema di una squadra che si interroga un po' perché non riesce a fare quello che gli chiede l’allenatore, un po' perché qualcuno si sta chiedendo se tutti i giocatori siano adatti a questo gioco, che dà grandi soddisfazioni nella fase di possesso palla ma che, in fase di non possesso, è fatto di grandi sacrifici e corsa. Abbiamo giocatori di grande classe, che forse non hanno nella gambe una corsa di novanta minuti. Sono d’accordo con Totti che mette la faccia per salvare il suo allenatore e dice: “Non è vero che i problemi nascono dalla difesa, ma dall’attacco”.
Su De Rossi?
“E’ un grandissimo giocatore che però ha un difetto: dice sempre quello che pensa. Avrà corso 100 km nell’ultima partita ma, se davanti non fanno certi movimenti, lui gioca sempre in inferiorità numerica. Nel 4-2-3-1 il suo ruolo veniva esaltato. in nazionale la sua difesa gioca 20 metri più dietro, e De Rossi ha tutto il tempo per scalare, recuperare ed inserirsi. A me piace molto come uomo e i tifosi devono capire che in questo momento è in seria difficoltà perché vorrebbe aiutare la Roma, ma non sa come fare. I tre davanti non pressano e alla fine sono tutti destinati a fare magre figure. Insigne, Immobile e Sansovini erano giocatori votati al sacrificio: qui bisogna trovare la soluzione, poi è chiaro che Dodò debba crescere mentre Piris sbaglia tutte le diagonali. I due centrali non mi dispiacciono, ma anche loro sono destinati ad andare allo sbaraglio”.
Sulla prova di Castan?
“Ci ha messo del suo, ma è anche vero che i due centrali si trovano sempre sull’uno contro uno”.
Su Lamela?
“Può migliorare, ma nella fase di non possesso ogni tanto si perde l’uomo. Lui giocava dietro le punte, ma in questo ruolo è molto utile perché fa gli assist, salta l’uomo, sposta gli equilibri. Ha ragione Boniek: continuiamo con Zeman, ma deve trovare il modo di fare qualche risultato”.
Su Luis Enrique?
“Era una bellissima persona e un grosso conoscitore di calcio. Sicuramente alla prima esperienza non si può andare in serie A e questo è uno degli errori gravi da parte della società”.
Su Perrotta?
“Lo vedrei benissimo in questo 4-3-3″.
Pjanic?
“Sui giocatori di classe bisogna insistere fino alla fine. Zeman deve fare su di lui lo stesso lavoro fatto su Lamela. Per questo tipo di gioco, sembra uno di quei grandi giocatori senza ruolo”.
Sulle avversarie?
“Il problema è che soffrono la Roma per un po' e poi riescono a trovare l’antidoto”.