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Vulpis: "Unicredit ha sbagliato strategia: doveva accettare l'offerta di Sawiris"

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: Centro Suono Sport

Il giornalista Marcel Vulpis interviene ai microfoni de “Gli Inascoltabili”, trasmissione in onda su Centro Suono Sport e parla dell’incontro avuto con Sawiris: “Ci siamo incontrati a Roma, dove si trovava per parlare del caso Regeni. Ne ho approfittato per porgergli alcune domande sulla Roma e mi ha confermato di aver fatto un’offerta prima della cessione dei Sensi. L’Unicredit non l’ha però presa in considerazione perché hanno pensato che portando avanti un’asta avrebbero preso più soldi di una qualsiasi offerta. Di fronte a questa conferma, e a come sono andate poi effettivamente le cose, la domanda che mi sono posto è allora una: se l’Unicredit abbia azzeccato la strategia. Ma secondo me, a posteriori, si può dire di no. Se la banca avesse infatti preso in considerazione l’offerta di Sawiris e questa fosse stata importante come lui dice, a oggi, avremmo lui al posto di Pallotta e anche una situazione molto diversa. La società non è fallita, non ci sono state conseguenze grandi ma forse se avessero accettato quell’offerta, avremmo avuto un magnate egiziano, un manager di provata fama internazionale. Il bilancio attuale della Roma? Quando Berlusconi fece il primo intervento sull’arrivo di Pallotta in Italia lo ammonì che con il calcio non ci si arricchisce. E in effetti è vero. Questo dimostra che il calcio italiano non ha una sua sostenibilità economica a livello di utili, quindi non capisco perché alla Roma, invece, si richiedano certi risultati. Il main sponsor? Va detto che da quando è arrivato Pallotta si è cercato di mantenere un livello di accesso alla maglia della Roma abbastanza alta. Stessa cosa che Lotito sta facendo con la Lazio. E questo dimostra che entrambi i presidenti non hanno capito che la maglia non intercetta in questo momento una richiesta. L’incrocio tra domanda e offerta vale anche per la maglia della Roma e della Lazio: è ovvio, insomma, che se chiedi più soldi per la maglia questa non viene comprata”.


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