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Zaccardo: "De Rossi? Ai romantici dispiace. Oggi le squadre sono aziende, va così"

di Redazione Vocegiallorossa

L'ex difensore di Palermo, Parma e Milan Cristian Zaccardo, campione del mondo nel 2006 con l'Italia e oggi tesserato per il Tre Fiori, ha parlato ai microfoni di soccermagazine.it.

La spedizione mondiale l’hai condivisa, tra gli altri, anche con Daniele De Rossi, di cui si parla molto ultimamente. Che pensiero ti sei fatto su quanto accaduto?
"Eh, da fuori per i romantici dispiace perché comunque è uno dei pochi calciatori che hanno fatto tutta la carriera in una squadra, quindi vederlo con un’altra maglia probabilmente dispiace molto a chi piace il calcio romantico. Poi, comunque, De Rossi era un ottimo giocatore e il calcio italiano, la Serie A perdono un giocatore di livello. Poteva essere l’ultimo superstite del Mondiale a giocare in Serie A e questo non avverrà, probabilmente.
Da compagno di squadra, dato che ho avuto il piacere di giocare con lui e di ammirarlo dal vivo, dico che è un grandissimo giocatore, completo, un leader. Poi, nella vita, è normale che più vai avanti con l’età qualcosa perdi sotto il profilo fisico e dinamico, quindi a maggior ragione oggi che le squadre vogliono ringiovanire, che sono ormai quasi delle aziende, va così. Il calcio è un po’ cambiato rispetto a prima: quando raggiungi una certa età, senza che si guardino i nomi di giocatori importanti, assisti a queste logiche di questo calcio moderno e vieni un po’ umiliato".

Potresti essere tu l’ultimo superstite del Mondiale, considerando che ci sono ancora De Rossi e Buffon.
"Sì, ma penso che vincerà De Rossi questa sfida. In teoria, dovrebbe ritirarsi lui per ultimo. Io ho solo questo problema. Purtroppo quest’anno mi sono allenato di meno, ho staccato un po’ la spina e mi sono venuti dei problemi. Mi sono operato al ginocchio quando non mi ero mai operato prima al ginocchio, ma si vede che purtroppo quando ti fermi il corpo lo subisce. Vediamo come torno e a fine giugno prenderò una decisione".


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