Zenga: "Mirante sarebbe un portiere affidabile per qualsiasi squadra italiana. Totti sta studiando da manager"
Ex portiere ed allenatore di diverse squadre italiane, Walter Zenga ha rilasciato una lunga intervista a soccermagazine.it. L'Uomo Ragno ha parlato anche di Mirante, estremo difensore della Roma, e di Francesco Totti. Di seguito, le sue dichiarazioni:
A Lei che è stato un grande portiere non possiamo non chiedere di alcuni degli estremi difensori di oggi: ad esempio, Mirante era tornato in Nazionale a giugno, ma poi ha perso subito l’azzurro perché ha lasciato i pali della Roma a Pau Lopez. È un peccato?
"È un peccato per lui perché comunque rimane un buon portiere, un portiere affidabile per qualsiasi squadra italiana. Di contro ci sono molti giovani portieri che in questo momento stanno crescendo benissimo. Io ho citato sempre Meret. L’avevo già detto anni fa, quando allenavo il Crotone, che mi aveva impressionato. Quindi la Nazionale è in buone mani".
In questi anni molti simboli del calcio italiano come Del Piero e Totti hanno dovuto lasciare le loro squadre quasi controvoglia. Lei stesso non ha mai nascosto che Le piacerebbe allenare un giorno la Sua Inter. Secondo Lei nel 2019 il tempo delle bandiere è da considerarsi finito?
"Io ho fatto e scelto un percorso differente, perché ho preso la mia valigia e me ne sono andato in giro per il mondo perché voglio fare l’allenatore e continuo a fare l’allenatore. I casi di Del Piero e di Totti sono emblematici anche di altre situazioni. Però, ognuno di loro ha la sua personalità e non è detto che essendo stato un grande calciatore di una squadra tu possa anche essere un buon dirigente o un buon allenatore per la squadra stessa. Ognuno fa il suo percorso. Non mi sembra che Totti e Del Piero in questo momento abbiano delle problematiche di vita. Anzi, sono due ragazzi intelligenti che sanno come investire per il futuro e sanno come fare. Del Piero è andato in America, ha investito, ha una sua azienda, Totti sta studiando da manager. Sono affidabili per un futuro, perché comunque l’unica cosa che non si può negare è che gente che è stata nel calcio per tantissimi anni sappia di calcio".