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4-2-3-1, la formula magica della rinascita che riporta la Roma alla vittoria

di Gianluca Ricci

Chiedere a Vincenzo Montella di dare subito una sua impronta alla Roma del dopo Ranieri sarebbe stato davvero troppo. Ci sará tempo per farlo, è normale. Allora, con un solo allenamento alle spalle, il secondo mister più giovane della storia romanista (il più precoce è stato Brunella a 34 anni) ha deciso di optare per il sistema di gioco che la squadra conosce meglio. Vale a dire quel 4-2-3-1 che ha fatto grandi o giallorossi nell'epopea spallettiana. Ecco quindi Pizarro, tornato titolare dopo oltre due mesi, davanti alla difesa con De Rossi e una linea a tre formata da Taddei a destra, Simplicio in mezzo e Vucinic a sinistra alle spalle di Borriello, unica punta. Nessuna sorpresa in difesa (Cassetti e Riise terzini, Mexes e Burdisso sr centrali), ma l'altro ritorno illustre della serata è Doni tra i pali. Il recupero della terza di ritorno col Bologna coincide con la panchina per Julio Sergio, Juan, Menez e Totti: questa volta senza polemiche o lamentele da parte degli esclusi perché, come ha sottolineato l'ex Aeroplanino alla vigilia, strada facendo tutti verranno utili alla causa. Qualche miglioramento rispetto all'era Ranieri si nota subito ad occhio nudo, se non altro per la capacità di Pizarro a tenere il pallone e far girare a dovere il centrocampo. Senza grossi scossoni anche il rientro di Doni. Altri aspetti col segno più, il gioco sulle fasce (Cassetti in versione Dani Alves) e le sovrapposizioni. Qualche perplessità tuttavia resta sulle condizioni di Riise, in evidente difficoltà anche al Dall'Ara. Problema questo aggravato dall'assenza per infortunio dell'unica alternativa, Castellini. Anche nella ripresa della sfida con i rossoblu di Malesani, pure dopo le sostituzioni di Borriello, Simplicio e Vucinic con Totti, Brighi e Menez, la prima Roma griffata Top Gun torna in campo col 4-2-3-1 che col passare dei minuti convince sempre di più. Fosse la formula della rinascita? Intanto ha riportato quella vittoria che mancava da cinque partite. Niente male come inizio.


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