.

ADDIO FONSECA - I giocatori valorizzati dal tecnico portoghese

di Danilo Budite
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Danilo Budite

Si conclude dopo due anni l'esperienza di Paulo Fonseca alla Roma. Due stagioni di alti e bassi, in cui la mano del tecnico portoghese ha fatto intravedere spunti interessanti, anche se spesso senza raggiungere i risultati sperati. La crescita di molti singoli però sotto la gestione Fonseca è innegabile. Vediamo dunque nel dettaglio quali sono i giocatori che sono maggiormente cresciuti in questi due anni.

DIFESA - Il più grande stravolgimento tattico operato da Fonseca in questi due anni è stato il passaggio dalla difesa a 4 a quella a 3. Un cambiamento drastico, maturato nel periodo post lockdown della scorsa stagione, che ha portato a importanti risultati nell'immediato. Il nuovo sistema di gioco ha valorizzato soprattutto due giocatori come Mancini e Ibanez, cresciuti con quel sistema difensivo e che si sono trovati a proprio agio. Gianluca Mancini, soprattutto in questo campionato, è diventato un vero e proprio leader della squadra. La sua crescita è stata soprattutto mentale, oltre che tecnica. Roger Ibanez invece lo scorso anno si è imposto come una delle grandi rivelazioni del campionato mentre, sul finire di questa stagione, ha accusato qualche calo, ma la sua crescita resta innegabile. Nota a margine per Chris Smalling: a sorpresa lo scorso anno è stato uno dei migliori difensori del campionato, poi purtroppo in questo campionato non ha potuto confermarsi per i troppi guai fisici. Resta il rimpianto di non aver praticamente quasi mai potuto vedere la Roma con la difesa titolare.

FASCE - Il passaggio dalla difesa a 4 a quella a 3 ha regalato alla Roma probabilmente il migliore esterno sinistro del campionato: Leonardo Spinazzola. A gennaio 2020 era già con le valigie in mano, destinazione Inter. Poi tutto è saltato, l'esterno è rimasto a Roma e quest'anno è letteralmente esploso. Un'altra grande scommessa vinta da Paulo Fonseca è Rick Karsdorp, che quest'anno si è reso finalmente protagonista con la maglia della Roma, diventando il padrone indiscusso della fascia destra.

CENTROCAMPO - La crescita di Veretout, soprattutto a livello realizzativo, è sotto gli occhi di tutti. Per primo ci ha creduto Fonseca, scommettendo col giocatore il raggiungimento dei 10 gol in campionato. Innegabile anche quella di Cristante, pedina fondamentale a livello tattico, sacrificato a giocare in difesa per ovviare ai problemi nel reparto arretrato. Come Mancini, l'ex Atalanta è cresciuto molto anche a livello mentale, diventando un faro di questa Roma e creando parecchie occasioni con i suoi lanci lunghi millimetrici per gli inserimenti dei compagni. Menzione anche per Gonzalo Villar, lanciato nella mischia da Paulo Fonseca. Lo spagnolo si è conquistato il centrocampo giallorosso, al netto di un calo fisiologico nell'ultima parte di questa stagione. 

ATTACCO - Lorenzo Pellegrini è quello che forse è cresciuto di più sotto la guida di Fonseca, sia a livello mentale, prendendo la fascia da capitano e diventando quel leader che prometteva di essere, che a livello tecnico-tattico, aumentando il suo apporto in fase offensiva. Ottimo anche il lavoro del tecnico portoghese su Borja Mayoral: per la prima volta la Roma ha avuto un'alternativa a Dzeko in grado di fornire gol e prestazioni solide. Infine, due grandi protagonisti, anche se a intermittenza, sono stati Nicolò Zaniolo e Henrikh Mkhitraryan. Il primo si era un po' perso sotto la guida di Ranieri, con Fonseca era tornato centrale, col suo ruolo di esterno destro, prima del doppio brutto infortunio che lo ha fermato nelle ultime stagioni. L'armeno quando è stato a disposizione è stato sempre un uomo in più per la Roma, ma in questi due anni ha dovuto combattere con alcune noie fisiche di troppo.


Altre notizie
PUBBLICITÀ