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ADDIO FONSECA - Il rapporto con Dzeko, tra contrasti e professionalità

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio

Se nella stagione che sta andando a concludersi la panchina di Paulo Fonseca non è praticamente mai stata salda al 100% è certamente per una somma di fattori endogeni ed esogeni. Uno di questi, però, da che aveva rischiato di delegittimarlo agli occhi del gruppo in via irreversibile, ha finito per permettergli di arrivare alla scadenza del suo contratto senza dover abbandonare prima la nave. Parliamo del suo rapporto con Edin Džeko e dei suoi due momenti complicati vissuti nel corso dell’ultimo anno. Il primo, la sfuriata di Duisburg, in cui il numero 9 non accusò certo il tecnico direttamente, ma fece ampiamente capire come secondo lui l’appuntamento di Europa League contro il Siviglia non fosse stato preparato nel migliore dei modi. “Ci dobbiamo fare qualche domanda in più tutti”, frase a cui seguì l’ennesima quasi cessione dell’attaccante, poi rimasto e rimesso al centro del progetto con tanto di fascia di capitano al braccio. Fino al secondo momento di grande tensione, quello più oscuro perché meno pubblico, ma anche quello con più conseguenze: Roma-Spezia, i sei cambi e tutto quello che è successo dopo, con Džeko messo fuori rosa e pronto ad andarsene nuovamente in caso di un incastro di mercato, lo scambio con Sanchez, poi non trovato. Con un dettaglio non indifferente: l’appoggio della dirigenza, nella figura del GM Tiago Pinto, alla decisione di Fonseca di tenerlo fuori e, comunque, di non rendergli la fascia di capitano dopo il reintegro. Il contrario avrebbe significato per l’allenatore perdere la maniglia sul gruppo, che ha invece condotto fino a una semifinale di Europa League, pur perdendo terreno in modo pesante in campionato. La sintesi perfetta di tutto ciò è stata la serata di Roma-Ajax, al termine della quale sia Džeko che Fonseca hanno quasi contemporaneamente ribadito l’importanza della Roma rispetto a questioni come quella della fascia o a rivalse personali: il giusto atteggiamento di due professionisti e leader, che hanno saputo andare oltre contrasti e perplessità per tentare di raggiungere un obiettivo comune.


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