Alla scoperta del Benito Stirpe
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano D'Ambrosio
Questa sera alle 19:00 la Roma scenderà in campo al Benito Stirpe di Frosinone per affrontare l’Avellino di mister Michele Marcolini. Andiamo però a scoprire meglio la storia e le caratteristiche di questo stadio che quest’oggi ospiterà l’amichevole dei giallorossi, ma che, sin dalla passata stagione, è stato e sarà la casa del Frosinone Calcio.
L’impianto (conosciuto anche come stadio Casaleno e denominato precedentemente stadio Bellator Frusino), è stato edificato sin dalla metà degli anni ’80 ma è rimasto opera incompiuta per più di trent’anni; il punto di svolta sembrò arrivare grazie all’erogazione dei fondi per Italia ’90, ma i lavori di ristrutturazione furono bloccati quasi subito a causa di problemi d’approvvigionamento finanziario. L’argomento Casaleno di Frosinone è tornato di moda solo quando, nel 2015, la formazione ciociara conquistò la prima promozione della storia in Serie A, dato che lo stadio in cui giocava (il Matusa), non raggiungeva gli standard per un’eventuale permanenza nella massima serie anche per la stagione successiva. Da lì si intensificarono i lavori e la collaborazione tra la Città di Frosinone e la società di calcio. Così, il 14 giugno 2016, Maurizio Stirpe (presidente del Frosinone Calcio) si aggiudicò l'appalto per far diventare ufficialmente lo stadio di proprietà della società calcistica con la gestione esclusiva per 45 anni a partire dal 2016; i lavori partirono incessanti e in pochissimo tempo la capienza dello stadio aumentò e le strutture come la vecchia tribuna e i raccordi tra i vari settori vennero totalmente rinnovati. Il comune diede il via per la costruzione di tre nuove tribune indipendenti e furono allestite postazioni sulla preesistente gradinata per radio e TV, oltre alla fabbricazione di una copertura totale per gli spalti. Adesso si contano 16.227 posti effettivi ed un’area commerciale veramente deliziosa proprio nei pressi della struttura, con il Benito Stirpe (il nome in ricordo del padre di Maurizio Stirpe) che è così diventato il terzo impianto moderno gestito direttamente da un club calcistico in Italia dopo l’Allianz Stadium della Juventus e la Dacia Arena dell’Udinese. La gara d’inaugurazione era prevista per l’agosto del 2017, proprio a ridosso dell’inizio della nuova stagione calcistica, ma dato che i lavori non erano ancora volti al termine il Frosinone giocò le prime gare casalinghe presso lo stadio Partenio-Lombardi di Avellino. L'apertura ufficiale dell'arena s'è infine celebrata il successivo 28 settembre. Adesso la città e i tifosi possono godere di un’opera di tutto rispetto, con gli spalti molto vicini al campo ed un’ottima visibilità, con una promozione in Serie A che di certo non si è fatta attendere, tant’è vero che già dalla prossima stagione l’elite del calcio italiano avrà la possibilità di giocare in questo gioiellino di stadio, così come da dichiarazioni del presidente del CONI Giovanni Malagò: “Questo impianto è un gioiello, andrebbe preso e copiato in tutta Italia, salvo le grandi città”. Parole che rendono l'idea di come un contesto come quello romano abbia bisogno ovviamente di qualcosa di diverso, ma il nuovo Stirpe è simbolo di cosa si potrebbe fare per far sì che le piccole realtà siano un po' meno piccole.