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Alla scoperta del Porto

di Alessandro Carducci

Sarà il Porto ad affrontare la Roma nella doppia sfida degli ottavi di finale di Champions League.
La squadra portoghese ha superato la prima fase vincendo il Gruppo D davanti a Schalke 04, Galatasaray e Lokomotiv Mosca mentre in campionato comanda la classifica con due punti di vantaggio sullo Sporting Club.

STILE DI GIOCO – Il Porto gioca con una difesa a 4 ma poi può variare il modulo e passare da un 4-4-2, a un 4-3-3 o a un 4-2-3-1. I lusitani sono abili nel costruire un’azione strutturata ma sanno partire efficacemente anche in contropiede. In avanti, ottima l’intesa tra Soares e Marega. Il primo è bravo a fare da sponda e a servire sulla corsa i compagni mentre il secondo parte spesso da destra per tagliare verso il centro e ha già segnato 11 gol finora, tra campionato e Champions. Molto pericoloso anche Brahimi sulla fascia sinistra, giocatore tecnico e bravo a inserirsi nel corridoio e a trovare il compagno smarcato. Il Porto è molto forte sui calci piazzati, sia al livello difensivo che offensivo.

I PRECEDENTI – Il bilancio non è confortante. Contro i portoghesi, la Roma non ha mai vinto ottenendo due pareggi e due sconfitte.
L’ultimo incrocio risale al 2016 quando i giallorossi di Luciano Spalletti furono sbattuti fuori ai preliminari di Champions. All’andata, i capitolini rimasero in dieci per l’espulsione di Vermaelen mentre al ritorno si svolse lo psicodramma con i rossi di Palmieri e De Rossi.

CURIOSITÀ - L'allenatore è Sergio Conceicao, vecchia conoscenza del calcio italiano e ala destra della Lazio alla fine degli anni 90' e nella stagione 2003/04. Nella stagione scorsa Iván Marcano militava tra le fila portoghesi mentre Monchi sta attualmente monitorando Héctor Herrera, sul quale è forte anche l'interesse dell'Inter.


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