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Allegri al primo match contro Zeman: analisi e statistiche

di Simone Francioli

Interrotta a quattro la striscia di vittorie consecutive in campionato, la Roma disputerà l’ultima gara ufficiale del 2012 al cospetto del Milan di Massimiliano Allegri. I rossoneri faranno visita all’Olimpico dopo aver raccolto tredici punti nelle ultime cinque giornate: di seguito statistiche e precedenti.

Palmarès: 1 Scudetto (Milan 2010/2011); 1 campionato (Sassuolo 2007/2008 in C1); 1 promozione (Sassuolo 2007/2008, dalla C1 alla Serie B); 1 Supercoppa Italiana (Milan 2011/2012); 1 Supercoppa di Serie C1 (Sassuolo 2007/2008); Panchina d’Oro Serie C 2007/2008; Panchina d’Oro 2008/2009.

Bilancio generale contro la Roma: 2 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte; 11 reti marcate e 11 subite (tra Cagliari e Milan). Media punti conseguita: 1,28 per match.

Vs Zeman: sfida inedita per i due tecnici. Molto remoto invece l’ultimo incrocio con l’Allegri calciatore per il boemo: bisogna tornare indietro di diciassette anni, al 30 aprile 1995. La Lazio di Zeman pareggia 0-0 all’Olimpico contro il Cagliari allenato da Tabárez, tra le cui fila militava Massimiliano Allegri (disputò l’intera partita). L’attuale allenatore rossonero fu invece assente nei tre successivi incontri dinanzi a team di Zeman: quello con il Perugia nel campionato ’96-’97 (il boemo fu poi esonerato) e il doppio confronto tra Napoli, dove si transferì Allegri, e Roma, annata 1997-1998.

La Tattica: formazione speculare a quella della Roma per Allegri, intento a confermare il 4-3-3 schierato in maniera continua nelle ultime cinque giornate (messo da parte il 4-2-3-1 dalla sconfitta interna con la Fiorentina). Rispetto al match con il Palermo possibili novità in tutti i reparti.
In difesa chi non sembra rischiare l’avvicendamento sono i due esterni, De Sciglio e Constant. Quest’ultimo pare ormai essersi guadagnato definitivamente il posto da titolare sulla corsia sinistra, mentre il talento classe ’92 si è dimostrato subito all’altezza di una squadra come il Milan nonostante la giovanissima età. De Sciglio ha messo in luce qualità in tutte le fasi del gioco: sia in difesa (46 tackles positivi e 16 intercettamenti, rispettivamente al 1° e 2° posto della squadra) che nella spinta offensiva, grazie ai 71 cross tentati (2° dietro a Emanuelson) con percentuale di riuscita del 30% (migliore dei rossoneri tra i quindici che hanno avuto più minutaggio, Constant si ferma al 15%). Velocità, disciplina tattica e personalità per l’ex Primavera milanista, che ha superato nelle gerarchie Ignazio Abate. Giocatore più difensivo invece Constant, comunque dotato di un buono spunto in allungo. Dubbio per quel che concerne i centrali: in tre si giocano le due maglie da titolare, con Mexès che dovrebbe riappropriarsi del posto accanto a Yepes. Il francese è in ballottaggio con l’altro colombiano, Zapata.
Out De Jong, a centrocampo Allegri non dovrebbe apportare nessun cambio: Ambrosini si posizionerà davanti alla difesa, ai lati i protagonisti saranno Montolivo e Nocerino. L’ex tecnico del Cagliari ha quasi sempre optato per un uomo di corsa e interdizione a protezione della difesa, preferendo Montolivo in una zona di campo più avanzata. Mediana che tecnicamente non è eccelsa, ma che finora ha garantito alla squadra quattro reti e due assist (equamente divisi tra Montolivo e Nocerino) grazie ai continui inserimenti in area avversaria chiesti da Allegri. Alto anche il numero delle conclusioni tentate dai due (48). Opzione Emanuelson da interno: situazione sperimentata dall’inizio nella sfida di Torino con i granata.
Il reparto più incerto è l’attacco, dove, tolto Pato, sono tutti disponibili. L’unico inamovibile è El Shaarawy, autentico trascinatore del Milan sinora: 14 reti e 3 assist all’attivo, decisivo inoltre anche nei ripiegamenti difensivi sulla fascia, dove presumibilmente verrà rischierato all’Olimpico. Potrebbe essere la gara d'addio al Milan per Robinho: il brasiliano è favorito per partire nuovamente dall’inizio dopo le buone perfomance delle ultime giornate. Rebus per la punta centrale: dubbio tra Pazzini e Boateng. Quest’ultimo offrirebbe più dinanismo e aiuto alla mediana rossonera nel ruolo di “falso nove”, muovendosi a elastico nella trequarti giallorossa. Più statico e pericoloso sui palloni alti Pazzini, con meno capacità di sponda e scambio rispetto al compagno di squadra. Il giocatore tedesco, naturalizzato ghanese, è molto propenso inoltre alla conclusione: è lui che calcia in maggior misura verso la porta (3.8 tiri per match, in termini generali è superato solo da El Shaarawy). Dalla panchina pronti a entrare l’ex Bojan e il classe ’94 Niang.

Goleador Milan vs Roma:
Ambrosini e Pazzini (Sampdoria) 4
Pato 3
Nocerino (Palermo) e Muntari (Udinese e Inter) 2

Goleador Roma vs Milan:
Totti 10
Perrotta 3 (il primo con il Chievo)
Burdisso e Osvaldo 1

Statistiche rilevanti Milan:
- Possesso palla: il dato medio è di 28':00", meglio solo la Juventus (28':45").
- Medesimo scenario per quel che riguarda la % di passaggi riusciti (70.3 Milan, 71.9 Juventus) e palle giocate (629 contro 639).
- Secondo miglior attacco esterno della Serie A (18). Prima è la Roma con 19, ma nel conteggio sono inclusi i 3 gol di Cagliari-Roma.
- 12 gol realizzati nell’ultimo quarto d’ora: prima in termini generali, seconda in percentuale (37%, contro il 45% del Chievo).
- 12 le reti subite nate da calci piazzati: dato peggiore della Serie A.
- Partite senza aver subito gol: 3, peggio solamente la Sampdoria (2).
- 3 le reti all'attivo nate da calci piazzati: il Palermo è l’unica squadra con un dato inferiore (1).
- 9 punti guadagnati nei secondi tempi. Anche in questa graduatoria l’unica a far meglio è la Juventus (16).
- Stephan El Shaarawy: 14 gol (capocannoniere del campionato) e 3 assist (miglior assistman della squadra con Robinho e Emanuelson). Decisivo nel 53% delle marcature rossonere, nessuno meglio di lui in Serie A. E’ Totti a guidare la Roma in tal senso (5+6), 31%, poi Osvaldo (28%) e Lamela (26%).
- Mario Yepes: 4.4 duelli aerei vinti per match, solamente Ranégie lo eguaglia in Serie A.

Curiosità: secondo match in data 22 dicembre tra Roma e Milan. Vittoria rossonera, a Milano, nell’unico precedente: 2-1 nella stagione ’63-’64, tabellino firmato da Sani, Amarildo e De Sisti.
Il Milan fu la prima grande squadra affrontata da Zeman in carriera in gare ufficiali: l’incontro avvenne il 2 settembre 1987 quando, allo stadio “Giuseppe Meazza”, il Parma del boemo sconfisse ai rigori i rossoneri di Sacchi (2-2 alla fine dei tempi regolamentari) per 5-6. L’incontro era valido per il Girone B del primo turno qualificatorio della Coppa Italia. Mancò il debutto dinanzi ai rossoneri sei anni prima: da allenatore della Primavera del Palermo doveva sostituire, proprio nel match con il Milan (Serie B),  l’esonerato Veneranda. Zeman fu a sua volta squalificato (per vicende legate alla Primavera), ma preparò ugualmente la partita nonostante in panchina sedette il direttore sportivo Erminio Favalli. La gara terminò sul 3-1 per il Palermo.


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