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Allegri cerca la prima vittoria interna contro la Roma: analisi, statistiche e precedenti, il feeling di Totti con il Milan

di Simone Francioli

Sei punti raccolti nelle ultime due giornate e morale nuovamente rinvigorito in vista della volata per i posti che valgono l’Europa: con questo spirito la Roma si appresta ad affrontare il Milan di Massimiliano Allegri, al comando della Serie A con quattro punti di vantaggio nei confronti della Juventus. Dopo essere riuscito a cogliere i primi tre punti della carriera contro i giallorossi nel match di andata, il tecnico toscano cercherà di rompere il digiuno casalingo di vittorie dinanzi ai capitolini: sinora per lui due pareggi e una sconfitta tra le mura amiche. L’allenatore livornese per la sfida recupera qualche pedina fondamentale, soprattutto nella zona centrale del campo, evenienza che gli consentirà di poter ruotare diversi uomini in attesa dell’importante incontro di Champions con il Barcellona. Una curiosità: Milan mai vincente al “Meazza” di fronte alla Roma quando si è giocato il giorno 24 (due sconfitte ed un pareggio nei campionati ‘54/’55, ‘70/’71 e ‘08/’09). Di seguito analisi, dati e statistiche dei rossoneri e del 44enne coach ex Cagliari:

Palmarès: 2 campionati (Sassuolo 2007/2008 in C1, Milan 2010/2011 in Serie A); 1 promozione (Sassuolo 2007/2008, dalla C1 alla Serie B); 1 Supercoppa Italiana (Milan 2011/2012); 1 Supercoppa di Serie C1 (Sassuolo 2007/2008); Panchina d’Oro Serie C 2007/2008; Panchina d’Oro Serie A/B 2008/2009

Bilancio generale contro la Roma: 1 vittoria, 3 pareggi, 2 sconfitte; 9 reti marcate e 10 subite (tra Cagliari e Milan). Media punti conseguita: 1,00 per match.

I precedenti: L’esordio il 14 dicembre 2008 all’Olimpico, nel match che vide l’undici di Spalletti trionfare sul Cagliari con risultato finale di 3-2 (Totti, Perrotta e Vučinić gli scorer). Nei due successivi confronti, entrambi disputati al “Sant’Elia”, giunsero due pareggi per 2-2. Arriva quindi il trasferimento al Milan, ma la maledizione interna prosegue: nella sfida del 18 dicembre 2010, al “Meazza”, i giallorossi si impongono di misura grazie alla realizzazione di Borriello nella ripresa. Infine le partite più recenti: lo 0-0 interno dello scorso campionato e il 2-3 patito nell’annata in svolgimento: la doppietta di Ibrahimović e il goal di Nesta consentirono al Milan di portare a casa il bottino pieno.

La Tattica: Difficile ipotizzare un cambio di modulo rispetto all’ormai ben collaudato 4-3-1-2, di fatto mai modificato da Allegri durante il corso della stagione. Le peculiarità più evidenti nell’ideologia tattica del tecnico milanista risiedono nella costante spinta offensiva dei terzini e nei continui tentativi d’inserimento in attacco dei centrocampisti, fattore che ha permesso ai rossoneri di avere un notevole contributo in zona goal dai mediani (21 sui 57 totali). Il terzo elemento chiave nella riuscita del lavoro rossonero non può che essere Zlatan Ibrahimović, fondamentale sia per quel che concerne il gioco di sponda sia sotto l’aspetto puramente realizzativo, grazie alle 27 marcature stagionali già collezionate (gli assist ammontano a 12).
La difesa sembra essere l’unico reparto dove Allegri non avrà possibilità di avvicendamenti in vista del Barcellona: le assenze dei due laterali titolari (Abate infortunato e Antonini squalificato) e la non perfetta condizione fisica di Nesta, lasciano la retroguardia milanista con pochi effettivi a disposizione. I due centrali saranno giocoforza Thiago Silva e Mexès, mentre Zambrotta, a sinistra, e Bonera sulla destra avranno il compito di creare e rendersi pericolosi sulle fasce esterne. Il 35enne campione del mondo 2006 (appena 3 partite dall'inizio dell'anno) sostituirà Mesbah, protagonista martedì contro la Juventus, con Bonera che dovrà nuovamente adattarsi in un ruolo non suo. In fase d’ impostazione, i due si posizionano da subito a ridosso della linea dei centrocampisti, lasciando il compito di inizializzare l’azione ai due centrali e al mediano che occupa il vertice basso del rombo, solitamente Van Bommel. Allegri spera di poterlo avere a disposizione, considerando le capacità di regia e interdizione che l’olandese sa offrire alla squadra. Se lo stato non fosse ottimale, è pronto Ambrosini: l’ex nazionale italiano sicuramente ha nel dinanismo la sua arma migliore, ma certamente andrebbe a togliere ai rossoneri qualità e abilità nel fraseggio. Discorso più ampio altresì per i mediani: i recuperi di Boateng (probabilmente il ghanese giocherà solo uno spezzone per riprendere ritmo), Aquilani, Merkel e Seedorf aprono diverse opzioni per l’allenatore rossonero. La coppia favorita, tenendo in considerazione i 120’ minuti disputati da Seedorf e Muntari in Coppa Italia, dovrebbe essere rappresentata da Aquilani e Nocerino: nel caso dell’ex giallorosso bisognerà prestare attenzione a non concedergli troppi metri per le sue conclusioni dalla distanza, caratteristica principe dell’ex Primavera della Roma. Nocerino invece, per merito delle nove reti totalizzate, è di gran lunga il secondo miglior marcatore del team lombardo: approfittando dei movimenti ad elastico di Ibrahimović tra centrocampo ed attacco, il 26enne napoletano riesce spesso a trovare ottimi tempo d’inserimento nella difesa avversaria e le sue incursioni dalle retrovie possono risultare pericolose per una retroguardia che tende a proteggere in posizione alquanto avanzata.
Il trittico offensivo dovrebbe andare a comporsi con Emanuelson trequartista e Ibrahimović-El Shaarawy a fare da punte. In realtà, l’utilizzo atipico dell’olandese da numero 10, fa trasformare, non di rado , il modulo rossonero in un 4-3-3 (vedasi gara di ritorno contro l’Arsenal): è Ibrahimović che scala leggermente per andarsi a prendere dei palloni giocabili centralmente, mentre allo stesso tempo Emanuelson e El Shaarawy (medesimo discorso nel caso di impiego di Maxi López) si distendono sull’esterno per cercare di allargare la difesa avversaria. Di conseguenza, si vengono a creare maggiori spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, che possono beneficiare dello spazio lasciato libero dal difensore in marcatura sullo svedese. In fase di non possesso palla la copertura è distribuita sui due centrali, con Emanuelson che presumibilmente tenterà di non far avere ai giallorossi facili linee di passaggio nella costruzione di gioco: ipotizzabile quindi un occhio di riguardo per Daniele De Rossi in tal senso.

Dati rilevanti Milan:

- Miglior attacco del campionato: 57 le reti messe a referto.
- Miglior difesa interna: appena 6 i goal concessi.
- Squadra con maggiore percentuale di finalizzazione: il tasso di conversione è del 16,8% (57/339).
- Prima nella graduatoria riguardante il possesso palla: la media è di 30':28" per match, dieci secondi in più rispetto ai giallorossi, posizionati dietro di loro.
- 13':47" di supremazia territoriale media: è il miglior dato della Serie A; La Roma è seconda con 13':38".
- Squadra che segna maggiormente da situazioni nate da calci piazzati: 13 le marcature totali, i giallorossi seguono a quota 12 (insieme a Palermo e Catania).
- 17: sono i giocatori di Allegri ad essere andati in rete finora. Nessuna squadra ha fatto meglio.
- Il Milan è l’undici del campionato che riceve, in media, il primo goal più tardi: al 62’, Roma subito dietro (58’). La statistica conta 90 minuti quando la porta rimane inviolata.
- Con 1117 minuti passati in vantaggio, il Milan guida questa classifica: ancora una volta è la Roma a installarsi dopo i lombardi, grazie ai 1067 minuti trascorsi con il risultato a favore.
- I portieri del Milan sono rimasti imbattuti in 15 circostanze: è il miglior dato del campionato (Roma 8° con 10).
- Thiago Silva: miglior giocatore del torneo per percentuale di passaggi riusciti: 90,9%.
- Zlatan Ibrahimović: un goal ogni 95 minuti disputati, meglio di lui solamente il laziale Libor Kozák (1/80).

Goleador Roma vs Milan:

Totti (primo in Roma-Milan 3-0 del 12 ottobre 1996) 10
Bojan, Burdisso, Simplício (Palermo), Cassetti (Lecce), Perrotta (Chievo) e Heinze (Olympique Marsiglia) 1

Goleador Milan vs Roma:

Ibrahimović (uno con Ajax e Juventus, quattro tra le fila dell’Inter) 8
Inzaghi (uno con l’Atalanta) e Ambrosini 4
Pato 3
Nocerino (entrambi con il Palermo) 2
Zambrotta (Bari), Cassano (Bari) e Nesta 1

ALLEGRI IN CONFERENZA: “I giallorossi sono una formazione che fa grande possesso palla ma è migliorata molto in fase di non possesso e questo è il motivo per cui ha iniziato ad incassare meno goal. In più rientra Totti e i giovani che ad inizio stagione pagavano un po' d'inesperienza oggi stanno dimostrando il loro valore. Serve una gara buona sul piano tecnico e ottima su quello dell'attenzione. Luis Enrique? E' un tecnico molto bravo perché ha portato in Serie A un'idea nuova di gioco. In più sveglio, perché ha capito che la Roma deve difendere meglio. Totti? Non ci sarà niente di particolare per marcarlo. Sarebbe solo stato meglio che non fosse a disposizione”.


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