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Altri quattro moduli diversi contro la Fiorentina

di Claudio Lollobrigida

Se due settimane fa, nel brutto pareggio interno contro il Pescara, avevamo potuto ammirare in maniera ancor più marcata la tendenza di Aurelio Andreazzoli a cambiare più volte modulo in corso d’opera (ben tre contro gli abruzzesi), contro la Fiorentina l’ex tattico di Spalletti ha fatto ancora di più. Sono stati addirittura quattro, infatti, gli assetti tattici modificati ieri sera all’Artemio Franchi.

Come contro il Siena, inizialmente la Roma si sistema con il 4-2-3-1: Osvaldo unica punta e dietro di lui il trio Lamela-Totti-Florenzi, con De Rossi e Bradley in mediana. Modulo che nel primo tempo mantiene la gara in sostanziale equilibrio e permette alla Roma di restare ordinata, non facendosi schiacciare troppo dai viola. Tuttavia Andreazzoli inverte per qualche minuto Florenzi e Lamela, sistemando la squadra con una sorta di 4-4-2. Sistemazione solo temporanea, con i due che torneranno presto ai rispettivi ruoli. Nella ripresa poi il tecnico toscano inserisce Pjanic che prende il suo posto naturale dietro le punte, Florenzi si allinea a De Rossi e Bradley dando vita al 4-3-1-2. Tempo 12 minuti e l’ex Crotone lascia il campo in favore di Marquinhos, che va a comporre con Castan e Burdisso quella difesa a tre che non si vedeva da qualche giornata, permettendo così agli esterni – Torosidis e Balzaretti – di alzare un po’ il baricentro dopo aver passato quasi tutto il secondo tempo in balia degli attacchi viola. 3-4-1-2 e quarto modulo cambiato da Andreazzoli, prima della festa finale per il gol di Osvaldo che è valso i tre punti.

Il tecnico giallorosso ha dato ancora una volta prova della grande saggezza tattica di cui dispone, adattando la squadra alle diverse fasi di gioco. E, cosa forse ancora più importante, ha dimostrato come quella giallorosa sia una rosa molto ben assortita, con giocatori capaci di ricoprire più posizioni in maniera funzionale di partita in partita.


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