Amarcord - 2001, la magia di Baggio fa esplodere l'Olimpico
Nuovo appuntamento con il viaggio nel tempo di Vocegiallorossa.it, che ogni mercoledì ripercorrerà eventi accaduti nel passato nella settimana di riferimento. Quest’oggi si torna all’aprile del 2001.
È la ventiquattresima giornata di campionato e la Roma guida la classifica con sette punti di vantaggio sulla Juventus. Il margine è consistente, ma la strada è ancora lunga e il primo aprile il calendario prevede due partite interne per le contendenti per il titolo: i giallorossi ospitano il Verona, mentre i bianconeri ricevono il Brescia in contemporanea. Due impegni sicuramente abbordabili sia per la squadra di Capello che per quella di Ancelotti, ma in tre minuti a cavallo della mezz’ora di gioco cambia tutto: prima Camoranesi sfrutta un errore in uscita di Antonioli per portare avanti i suoi all’Olimpico, poi al Delle Alpi Zambrotta firma l’1-0 con una sassata dal limite dell’area. In un attimo la classifica si accorcia terribilmente e il +4 resta tale fino alla fine dei preoccupanti, per i tifosi giallorossi, primi tempi. Nella ripresa la Roma si butta nervosamente in avanti per cercare la rimonta, che viene avviata da un autogol di Apolloni su un tocco di esterno di Totti, completata dal 2-1 di Batistuta su un cross da destra di Cafu e arricchita dal 3-1 di Montella, sempre su cross di Cafu, che chiude la partita con venti minuti di anticipo. Sotto il sole dell’Olimpico si attende solo la fine, quando le radioline annunciano la miglior notizia possibile: Andrea Pirlo lancia lungo per Roberto Baggio, che con un magico controllo di palla elude van der Sar e appoggia nella porta sguarnita. L’annuncio della rete del Brescia da parte del tabellone viene accolto da un boato pazzesco e i risultati non cambieranno più: due punti guadagnati sui bianconeri e +9 a dieci giornate dal termine del campionato.