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Autentico show dei campioni d'Europa; la Roma fa da comparsa

di Alfonso Cerani

Serata di gala per la Roma al Camp Nou, dov'è chiamata a limitare i danni contro il Barcellona campione in carica, già qualificato agli ottavi. Il pareggio tra BATE e Bayer infatti regala il matematico approdo agli ottavi ai blaugrana, ma è ben accolto anche dai giallorossi, che rimangono così al secondo posto nel gruppo E. Garcia non fa calcoli e schiera il consueto 4-3-3. Il ballottaggio tra Keita e De Rossi è vinto dal primo, grande ex della partita. Con lui in mezzo al campo ci sono Nainggolan e Pjanic. La linea difensiva è la stessa di sabato scorso contro il Bologna: Maicon, Manolas, Rüdiger e Digne. Florenzi è avanzato nel tridente d'attacco, completato da Dzeko e da Iago Falque. In porta Szczesny. Il Barça, reduce dalla sbornia del Clasico, ritrova Messi accanto a Neymar e Suarez, per quello che è considerato all'unanimità l'attacco più forte del mondo.

Si comincia con il Barcellona in completo controllo della situazione. A Messi bastano tre minuti per infiammarsi: tiro a giro della pulce, Szczesny è attento sul suo palo e smanaccia. Poco più tardi grande azione in velocità dei tenori blaugrana. Neymar imbecca Messi al centro dell'area e l'argentino mette dentro; l'arbitro però annulla per un fuorigioco in partenza. Il Barça fa quello che vuole in avvio di gara: ancora Messi si presenta a tu per tu con Szczesny, graziandolo. La Roma invece si affida ai calci piazzati: Nainggolan serve Dzeko col contagiri, ma il bosniaco di testa si divora il gol del vantaggio. Dopo lo spavento, il Barça si riorganizza e trova il gol, stavolta regolare: pallone filtrante per l'inserimento di Dani Alves, altruista nel servire Suarez per il più facile dei gol. Passano tre minuti ed ecco servito il 2-0: triangolazioni rapide degli avanti blaugrana che liberano al tiro Messi; pallonetto millimetrico della pulce e Szczesny è battuto per la seconda volta. La Roma abbozza una reazione facendosi vedere ancora su calcio da fermo: Florenzi prova a mettere in mezzo trovando ter Stegen attento sul primo palo. Poi, sugli sviluppi del calcio d'angolo, Nainggolan tenta la conclusione dalla distanza, larga di poco. Prima dell'intervallo c'è tempo per il 3-0 dei padroni di casa. Cross in mezzo dalla sinistra; Keita sbroglia di testa servendo di fatto Suarez, il quale fulmina Szczesny con un tiro al volo in perfetta coordinazione. Il fischio finale del primo tempo è accolto come una liberazione dai giocatori della Roma e si va al riposo su un parziale che non ammette repliche.

Nella ripresa la musica non cambia. È l'assolo del Barça a stordire i giallorossi: combinazione veloce Messi-Dani Alves. L'argentino va con l'interno piede concludendo centralmente. Qualche istante più tardi ben più pericoloso Neymar, sul quale Szczesny si supera deviando il pallone. L'azione più bella della Roma nella partita è uno scambio veloce che libera Iago Falque al tiro, sul quale ter Stegen si merita gli applausi del Camp Nou. Dall'altra parte anche Piqué si iscrive sul tabellino marcatori: Messi lo serve tutto solo e il difensore appoggia il pallone in rete. Garcia comincia già a pensare ai prossimi incontri e, dopo aver tolto Nainggolan all'intervallo, cambia Florenzi con Vainqueur. Al 60' è manita blaugrana: Neymar punta Maicon e serve Suarez, la cui conclusione si trasforma in un assist per Messi, che prima chiama all'intervento Szczesny e poi segna a porta sguarnita. Il più attivo nella squadra di Garcia sembra il neo entrato Iturbe, che però predica nel vuoto. Suarez prova a far segnare anche Neymar, il quale con il tiro a giro non riesce a battere Szczesny per una questione di centimetri. Poco dopo il brasiliano si procaccia un rigore traendo in inganno Salih Uçan, appena entrato. Dagli undici metri va proprio lui con una rincorsa breve; Szczesny si oppone, ma nulla può sulla ribattuta di Adriano. È il gol del 6-0! Dzeko cerca il gol della bandiera di testa senza trovare la porta. Poco più tardi ha anche l'occasione dal dischetto fallendo miseramente. La consolazione arriva però a pochi secondi dalla fine: il centravanti bosniaco schiaccia di testa accorciando le distanze. Finisce così una sfida a senso unico. Ora la Roma dovrà evitare il contraccolpo psicologico come quello subito in occasione del 7-1 contro il Bayern.


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