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Bagarre scudetto, vincono tutte. Cavani re del gol, Pazzini beffa un ingenuo Palermo

di Massimiliano Bruno

Ibra porta il Milan in paradiso. Almeno per qualche ora. Questa teoria ripetuta negli anni per cui lo svedesone causa dipendenza si applica con indubbia costanza alla realtà: partita difficile quella del Milan a Catania (0-2), con il Diavolo in dieci per l’espulsione del “solito” Van Bommel. Ci pensa Ibrahimovic, a vincere a Catania come a smussare tutti i difetti di una squadra che ancora non convince.

Gli inseguitori: il Napoli è super e di più. Si attendeva un rilassamento agonistico dopo la fatica di mercoledì sera in Tim Cup, 120 minuti di corsa, sovrapposizioni e ripartenze; gli azzurri invece volano contro la Sampdoria distruggendo gli avversari con un perentorio 4-0, la difesa continua a non subire gol, la squadra crea occasioni ripetute e poi c’è Cavani. Il miglior attaccante del torneo.

La Roma non gioca, a Bologna è la neve a prendersi la scena e dopo soli sedici minuti l’arbitro interrompe la gara e la sospende a data da definirsi. Il giorno prima la Lazio vinceva contro una Fiorentina (2-0) davvero inconsistente, è Kozak il protagonista che non ti aspetti. Bravo Reja a modificare ancora una volta la sua Lazio camaleontica, la scelta sul 4-4-2 (quarto modulo della stagione) dà i suoi frutti e i biancoazzurri restano in alto.

Capitolo Inter: la squadra di Leonardo è in evidente difficoltà e paga forse, oltre agli aspetti più volte ripetuti nell’”era” Benitez, l’inesperienza di un tecnico che, a fronte di buone trame offensive, concede troppo agli avversari per una squadra che gode della struttura dei nerazzurri. Pazzini salva l’Inter, sì, è subito il nuovo acquisto a catalizzare l’attenzione del San Siro con una doppietta, concentrato di tecnica, opportunismo e personalità. Palermo troppo ingenuo: ha tre occasioni clamorose per chiudere la gara, due sullo 0-2 ed un rigore sull’1-3, tutte mal sfruttate. Finisce come da copione 3-2 per l’Inter.

Crolla la Juventus di fronte ad un’Udinese sempre più sorprendente, la contesa in chiave scudetto resta invariata dopo la ventiduesima giornata. Ma non c’è tempo per riflettere, è subito campionato con il turno infrasettimanale: tre giornate in una settimana per conoscere le nuove evoluzioni di una classifica sempre più avvincente.


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