Benatia, la risposta del campo

"Benatia non è mai stato messo sul mercato. È un nostro calciatore, importante per la squadra anche per la prossima stagione". Così il presidente della Roma, James Pallotta, ha messo a tacere la telenovela sulla possibile partenza del difensore. A scuotere gli animi dei tifosi giallorossi, però, erano state proprio le parole di Benatia che in un’intervista, mentre era impegnato con la propria nazionale, aveva rivelato di essere rimasto deluso dalla società, rea di non aver mantenuto una promessa di un adeguamento cospicuo del suo contratto, promessogli al momento della firma col club, la scorsa stagione. Un fulmine a ciel sereno, che ha portato a un disamoramento dei tifosi per Benatia, diventato vero e proprio idolo della piazza, alla conferenza stampa di Sabatini che fissò il prezzo del cartellino con la cifra provocatoria di 61 milioni di euro, attaccando il procuratore del giocatore Sissoko, ma soprattutto a moltissimi rumors di mercato con il Manchester City in pole positione l'acquisto di Mehdi. Col passare dei giorni il caso è rientrato, l’ipotesi paventata di un Benatia non convocato per la tournée americana non ha preso luogo e lui, già dal primo giorno di raduno a Trigoria, ha dichiarato di rimanere alla Roma. Tutto bene quel che finisce bene. C’era soltanto un’ultima cosa da fare per Benatia: riconquistare l’affetto di quei tifosi che si sono disamorati di lui. Per i calciatori a parlare deve essere il campo e quale miglior occasione se non quella di affrontare i campioni d’Europa del Real Madrid per dimostrare che la stagione strepitosa trascorsa in giallorosso non è frutto di un exploit, ma di un processo di maturazione tecnica che fa di Benatia uno dei migliori difensori centrali in Europa. Così è stato. Contro il Real ha alzato il muro respingendo ogni assalto di Bale and company, iniziando la nuova stagione da vero leader della difesa romanista dando un senso di continuità a quanto di buono ha fatto vedere nella passata stagione.