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Buongiorno America!

di Giulia Spiniello

Good morning USA e buongiorno a tutti coloro che dal 2004 ad oggi hanno sofferto per le sorti non solo della squadra Roma, ma anche della società Roma. Una vicenda che ha tenuto con il cuore in gola una città intera. Una tifoseria al completo unita da un’unica emozione, quella del sogno americano.
 

Nessun imprenditore italiano ha voluto la Roma con la stessa forza e determinazione degli americani. Una firma troppe volte rinviata, troppe volte annusata e arrivata dopo un’ennesima giornata di rinvii. Una giornata, quella finale, che è stata lo specchio dell'estenuante trattativa iniziata all’alba dello scorso autunno.
Se il passaggio di mano non si fosse materializzato, il destino del club sarebbe stato davvero in bilico. Unicredit, detentrice del pacchetto azionario della società, si sarebbe trovata a dover gestire un rosso di bilancio vicino ai 40 milioni di euro. Una vera catastrofe economica e sportiva.


La Roma ha cambiato proprietario e per la prima volta un investitore straniero è approdato in Italia. Dalla nuova società ci si aspetta ora solidità e nuova verve imprenditoriale. Si vocifera che il gruppo di investitori che fa capo a Thomas DiBenedetto (James Pallotta, Richard D'Amore e Michael Rouane) voglia lanciare un piano industriale che passa attraverso forti investimenti di marketing e nella realizzazione di uno stadio di proprietà. E se è vero che Franco Baldini sarà il prossimo direttore generale e Walter Sabatini il direttore sportivo - un binomio davvero con i fiocchi - allora potremmo dire che il nuovo corso giallorosso sarà iniziato con il piede giusto. La Roma a stelle e strisce avrà bisogno non soltanto di buoni piedi, ma anche e soprattutto di buone menti, necessarie per poter costruire un progetto di lungo respiro.


 


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