Cambio Campo - Piovani: "Se sta bene Cornelius gioca, vedo il danese come l'erede di Dzeko. Per far male al Parma sarà molto importante il lavoro degli esterni della Roma"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L'ospite di oggi è Sandro Piovani, giornalista della Gazzetta di Parma, con il quale abbiamo parlato di Roma-Parma.
Che partita si aspetta? Tatticamente come possono farsi male le due squadre?
"Mi aspetto una partita bloccata, visto che le squadre vengono da tre sconfitte consecutive. Al di là dei punti in palio, che ormai servono a poco a entrambe, è più una questione psicologica far bene in una partita come questa. Il Parma ultimamente è apparso stanco, non ha una predisposizione a giocare una volta ogni tre giorni. Mi aspetto questa partita bloccata, che può essere risolta dai colpi dei singoli".
Il Parma crede al sogno Europa League?
"Ormai è un'utopia. Al di là delle difficoltà sopracitate, il Parma ancora deve crescere a livello di cinismo. Con l'Inter, dove poi i crociati hanno lamentato alcune scelte arbitrali, il parma ha avuto tre occasioni nitide per chiudere la partita e non l'ha fatto. Questi sono gli errori che poi ti fanno perdere quei punti importanti per raggiungere un traguardo diverso, Il Parma è partito per salvarsi, l'anno scorso l'ha fatto alla penultima di campionato con 41 punti, ora l'obiettivo è praticamente raggiunto con largo anticipo rispetto all'anno scorso e l'obiettivo adesso è solo fare più punti possibili".
D’Aversa userà un tridente leggero per far male in ripartenza o giocherà Cornelius?
"Dipenderà dalla condizione di Cornelius. Nell'ultima partita ha giocato tutto il secondo tempo e la differenza si è vista. Se sarà anche al 70-80% giocherà dall'inizio. Anche perché chi lo ha sostituito non ha dato quelle garanzie che da Cornelius nella costruzione della manovra, né sono riusciti a fare un gioco diverso. Vedremo, è tutta una questione fisica. Se dovesse essere a disposizione Cornelius giocherà".
Le due squadre saranno più spaventate dalla situazione o più arrabbiate e quindi pronte per reagire?
"La speranza è che pesi più la voglia di reagire, almeno si vedrà una partita interessante e combattuta. Ora purtroppo con gli stadi chiusi non c'è lo stimolo del pubblico, senza tifosi Olimpico diventa una cattedrale nl deserto e le motivazioni le squadre devono trovarle al loro interno e non è così facile. Su questi aspetti si sente l'assenza del pubblico. Sarà un match delicato per due squadre che vengono da tre sconfitte consecutive, anche se paradossalmente il Parma può sopportarle più semplicemente della Roma visto che l'obiettivo è stato raggiunto, mentre in una piazza importante come Roma una situazione del genere è più difficile da gestire".
La Roma può giocarsela meglio contro il Parma con la difesa a 3 o a 4?
"Fonseca secondo me dovrà fare i conti con chi giocherà davanti col Parma e non è facile da capire. Contro il tridente la difesa a tre ha sempre fatto meglio, soprattutto se si abbassano molto gli esterni e ripartono velocemente. Gli esterni più dei difensori centrali possono cambiare la partita nei confronti di un Parma che soffre molto il gioco largo. Se gli esterni riusciranno a fare questo lavoro potranno far male".
Chi toglierebbe alla Roma?
"Direi Dzeko. Lui segna da ogni posizione, e può cambiare le partite. Dzeko è un giocatore che mi piace molto, può segnare in ogni momento indipendentemente da come gioca la squadra. vedo bene Cornelius come erede di Dzeko, ha una struttura fisica simile e vedo molte qualità affini.