Come cambia la Roma con Schick
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Simone Ducci
Manca ormai solo l’ufficialità per poter vedere all’opera il neo acquisto giallorosso Patrik Schick, prelevato dalla Sampdoria attraverso un’operazione di poco superiore ai 40 milioni di euro, cifra mai sborsata prima dal club capitolino.
L’arrivo del giovane attaccante ceco porta, inevitabilmente, con sé diverse ricadute circa il cambiamento tattico nel 4-3-3 di Eusebio Di Francesco: il classe ’96, che nasce di fatto come prima punta ma che può ricoprire egregiamente tutti i ruoli del reparto offensivo, è stato acquistato per sostituire la partenza dell’egiziano Mohamed Salah, accasatosi al Liverpool. Andiamo quindi a vedere come cambierà l’attacco giallorosso a seguito di questo importante innesto.
CARATTERISTICHE TECNICHE - Patrik Schick è un attaccante completo: dotato, infatti, di un fisico imponente (73kg distribuiti su 186 cm) fa della tecnica e del tiro in porta le sue doti migliori. Tra le sue giocate preferite spicca quella dell’accentramento dalla destra per poter servire i compagni o tentare direttamente la conclusione. Quest’ultimo fondamentale, inoltre, lo esprime egregiamente con ambedue i piedi, pur essendo mancino naturale. Infine, Nonostante la stazza, il ceco risulta abile nel puntare e saltare gli avversari e nel creare la superiorità numerica.
SCHICK-DZEKO-PEROTTI – Sarà probabilmente questo il tridente titolare (El Shaarawy permettendo) che proverà a trascinare i giallorossi in questo campionato. L’attaccante ceco, infatti, rispetto al suo predecessore Salah, garantirà da una parte meno velocità ma dall’altra apporterà al reparto una grande dose di tecnica, colpi e di fantasia. Vista, inoltre, la sua natura di punta centrale, si presume che il giovane tenderà ad accentrarsi in mezzo al campo e ciò potrebbe favorire sia le sovrapposizioni del terzino di turno (Karsdorp, Peres o Florenzi), sia l’inserimento sull’out di destra di qualche centrocampista (si veda Nainggolan contro l’Inter).
VICE DZEKO? – Ovviamente un altro interrogativo che viene da sé è su chi sarà realmente il vice Dzeko. In caso di assenza del bosniaco sarebbe meglio posizionare Schick punta centrale e Defrel sull’out di destra, così da avere più peso e tecnica nella parte centrale dell’attacco o viceversa, avendo così la possibilità di sfruttare la profondità data dalla velocità del francese? L’accoglimento di entrambe le risposte potrebbe essere un’ulteriore freccia all’arco del tecnico abruzzese.