Da Chiellini a Tevez, da Olivera ad Aronica, quando la prova tv non viene richiesta o applicata
La squalifica a Mattia Destro, tramite l'utilizzo della prova TV, ha scatenato discussioni e polemiche su ogni fronte. Nella giornata di ieri, vi abbiamo proposto un approfondimento sul passaggio del Codice di Giustizia Sportiva che regola l'utilizzo della prova televisiva per casi di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l'uso di espressione blasfema. Oggi cercheremo di fare ulteriore chiarezza sull'accaduto, per il quale la Roma ha presentato preavviso di reclamo d'urgenza, e più precisamente su alcuni casi in cui, in presenza di episodi di possibile condotta violenta, non è stato utilizzato il mezzo televisivo.
Stagione 2010-2011, Lecce-Palermo 2-4 - Nel corso del recupero del secondo tempo, il leccese Ruben Olivera rifila una gomitata al rosanero Javier Pastore. L'arbitro Christian Brighi fischia un calcio di punizione a favore dei giallorossi, rilevando un fallo del palermitano e prendendo quindi una decisione che inibisce l'utilizzo della prova televisiva. Episodio identico accade nella stagione successiva in un match tra il Napoli e il Chievo: Salvatore Aronica allarga il gomito nei confronti di Alberto Paloschi, che finisce giù. Il sig. Gava, direttore di gara, fischia il fallo contro l'attaccante clivense e impedisce l'utilizzo della prova TV.
In questi due episodi, molto simili alla vincenda Destro-Astori, l'arbitro valuta l'azione nel suo complesso senza però vedere l'episodio sanzionabile come condotta violenta e in entrambi i casi non viene richiesta l'applicazione della prova televisiva.
Cavani-Chiellini - Nella scorsa stagione invece, in un match tra Napoli e Juventus, Edinson Cavani colpisce sempre con una gomitata Giorgio Chiellini. L'arbitro è Daniele Orsato, che vede l'episodio, si consulta con l'addizionale e opta per il cartellino giallo all'attaccante uruguagio, decisione presa e quindi non sconfessabile dalla prova televisiva.
Tevez-Paletta - Stessa cosa è avvenuta pochi giorni fa, nella sfida tra Juventus e Parma, in cui Carlos Tevez colpisce con una manata Gabriel Paletta, rimediando dall'arbitro Banti il cartellino giallo che pone fine alla questione poiché la prova tv non può modificare la decisione presa dal direttore di gara.
Altra dinamica ancora diversa in Catania-Fiorentina dello scorso gennaio: il difensore rossazzurro Nicolas Spolli colpisce con il piede destro il capo di Ryder Matos, che era a terra. Il Procuratore Federale richiede l'utilizzo della prova televisiva al Giudice Sportivo, che comunica che il Direttore di gara (ancora il sig. Banti, ndr), interpellato da questo Ufficio, ha dichiarato (con mail delle ore 15.30 odierne) di avere “visto” l’episodio nella sua interezza, e di aver valutato il duro contatto di natura del tutto accidentale, dichiarando inammissibile l'utilizzo del mezzo televisivo.
Decisivo il passaggio riguardante la richiesta da parte della Procura Federale dell'utilizzo da parte del giudice sportivo della prova TV. È infatti quest'organo, attraverso i suoi delegati inviati sui campi di Serie A, a segnalare gli episodi da valutare con questo mezzo. Si è molto parlato di alcuni possibili scontri con protagonista lo juventino Giorgio Chiellini, come ad esempio quello di ieri su Innocent Emeghara, colpito al volto con la mano destra dal difensore bianconero, o quello con Dusan Basta in Juventus-Udinese dello scorso dicembre, in cui il serbo viene colpito sul naso dal pugno sinistro dello juventino. In entrambi i casi, la Procura Federale non ha richiesto l'utilizzo della prova televisiva, che dunque non si è potuta applicare per comminare - o decidere di non farlo - eventuali squalifiche.