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Da giovane talento “con qualcosa in più” a campione del Mondo: Paredes torna a Roma

di Emiliano Tomasini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini

“Ha qualcosa in più rispetto agli altri. Credo possa avere un bel futuro”. Parlava così, a fine maggio del 2014, Francesco Totti riferendosi a un giovane argentino sbarcato da poco a Roma: Leandro Paredes. Oggi, circa nove anni, lo stesso argentino – ormai un po’ cresciuto – è pronto al suo secondo arrivo in giallorosso, determinato a tornare protagonista con la maglia con cui è diventato grande in Europa.

Nove anni dopo Leandro Paredes (ri)sbarca a Roma e in questi nove anni molte cose sono cambiate. L’argentino fu acquistato dalla Roma nel gennaio 2014, ma - non avendo spazio per un altro extra-comunitario – fu girato in prestito al Chievo Verona fino al maggio dello stesso anno. Nel 2014 Paredes era uno dei più grandi prospetti del calcio argentino: cresciuto nel Boca Juniors, per molti era l’erede designato di Riquelme. Da giovane, infatti, il classe ’94 giocava da trequartista, ruolo che piano piano ha abbandonato fino a diventare un regista, posizione con cui si è consacrato nel grande calcio. Oggi, 15 agosto 2023, Paredes (ri)sbarca a Roma. Chiaramente, non più da giovane talento, ma da campione del Mondo e giocatore di grande esperienza. Nove anni dopo, nel giorno del ritorno a Roma di Paredes, la “profezia” di Totti sembra essersi avverata: Paredes ha dimostrato di avere qualcosa in più di tutti gli altri e gli undici trofei vinti in carriera (tra club e nazionale) bastano per raccontare la sua grande carriera. Ora, però, c’è un nuovo futuro da conquistare, ancora una volta con la maglia della Roma addosso e Paredes non vuole tirarsi indietro.

ROMA-PAREDES: CAPITOLO 1 - Ma come era andata la prima avventura alla Roma di Paredes? Dopo il prestito al Chievo, Leandro fa rientro a Roma e la stagione 2014-15 è la sua prima ufficiale in giallorosso. In totale, però, in quella annata scende in campo solamente 13 volte e – per quanto il suo talento non sia messo in dubbio da nessuno – a tutti appare evidente che abbia bisogno di giocare con più continuità per maturare. Detto fatto. Nella stagione 2015-16 passa all’Empoli in prestito e per Paredes è la stagione della svolta. Giampaolo gli affida le chiavi del centrocampo dei toscani, schierandolo per la prima volta da regista. Con la sua classe, abbinata da una grande qualità nel passaggio e una buona visione di gioco, l’argentino è uno dei grandi protagonisti della salvezza dell’Empoli. Terminata la stagione Paredes fa così ritorno a Roma, questa volta pronto a essere protagonista. Nella stagione 2016-17 è il vice di Daniele De Rossi e quando l’argentino va in campo al posto del numero 16 non lo fa mai rimpiangere. Geometrie, grandi giocate, classe a non finire e la sensazione che tra i suoi piedi il pallone sia sempre al sicuro. In totale scende in campo in 41 occasioni e realizza anche tre gol, di cui uno bellissimo al volo contro il Torino. La Roma conclude il suo campionato con 87 punti, mettendo a segno un record nella storia del club ma senza riuscire a vincere alcun trofeo. Nell’ultima giornata, contro il Genoa, l’Olimpico saluta il suo Re, Francesco Totti, in una giornata indimenticabile per tutti i tifosi romanisti. In pochi, però, sanno che quella è anche l’ultima apparizione all’Olimpico di Leandro Paredes.

ROMA-PAREDES: CAPITOLO 2 - A luglio 2017, infatti, l’argentino si trasferisce allo Zenit per circa 23 milioni di euro. Pur essendo di fatto il vice-De Rossi, il suo addio è un colpo doloroso per i tifosi della Roma. La sensazione è di averlo venduto troppo presto. Guardandolo giocare, a tutti appare evidente che il suo potenziale sia ancora più grande di quello che ha fatto vedere e che Leandro abbia mostrato solo una parte del suo talento. L’addio, però, è ormai cosa fatta e il 1° luglio del 2017 le strade della Roma e di Paredes si dividono ufficialmente. San Pietroburgo, Parigi, Torino e di nuovo Parigi, queste sono le tappe di Paredes lontano da Roma. Roma, ancora Roma: da giovane talento a campione del Mondo in nove anni, con la Roma ancora sulla sua strada. Non tutto è cambiato. 


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