Da Pjanic a... Pjanic. Gol e polemica, ma contano solo i tre punti
A tutto Pjanic! È stata la settimana del bosniaco quella appena conclusasi. Qualche giorno fa ha compiuto 25 anni, ma il regalo lo ha fatto lui ai tifosi e alla Roma con il gol che ha piegato il Napoli e rilanciato in classifica, e dal punto di vista del morale, i giallorossi verso un futuro meno incerto. Verrebbe da dire da Pjanic… A Pjanic: stessa porta, stesso piatto destro a rimorchio (cambia il lato in cui piazza la palla), stesso risultato, gol e vittoria a scacciare la maledizione Olimpico dopo quattro mesi di astinenza da vittorie. Gol liberatorio anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe con un gesto polemico rivolto verso la stampa, rea di chiacchierare troppo nei suoi confronti (un’anticipazione l’avevamo avuta già in settimana quando aveva dichiarato: “Qui puoi passare da essere tutto all’essere niente, e il chiacchiericcio mi dà fastidio perché poi la gente ci crede”). Non è la prima volta che il centrocampista bosniaco si lascia andare a una reazione polemica dopo un gol. L’ultima volta, in un derby, se la prese con l’allora tecnico Zeman che non lo vedeva molto nel ruolo di mezz’ala. Contro il Napoli, con Iturbe a fare da perno centrale dell’attacco romanista senza che tornasse indietro a prendersi il pallone, Pjanic è riuscito ad ampliare il suo raggio d’azione. Il gol poi è il frutto di un movimento provato in queste settimane, con palla servita al limite dell’area da Florenzi, appoggiata con una delicatezza, calma e classe che, usando le parole di Totti, si confà a “un campione come Il Piccolo Principe” giallorosso. Quarto gol stagionale tutti praticamente decisivi per i tre punti finali. Da valutare le condizioni della caviglia infortunata che lo ha costretto a uscire anzitempo dal campo contro il Napoli (non dovrebbe essere nulla di grave, un lieve trauma contusivo), l’importante sarà dare continuità a un livello medio-alto di prestazioni sul campo che, da un giocatore come Pjanic, è lecito pretendere. Per il resto, le critiche fanno parte del gioco: giusto criticare quando non si rende per il proprio standard, giustificato chi scarica la rabbia dopo aver fatto il proprio. L’importante era vincere e scongiurare l’ipotesi sorpasso biancoceleste. La Roma c’è riuscita grazie a Pjanic… Il resto è Torino-Roma.