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Dal Granillo al Bentegodi, dal Tardini all'Olimpico: l'allergia della Roma ai campi pesanti

di Marco Rossi Mercanti

Nel giorno del quinto anniversario della scomparsa di Gabriele Sandri, la Roma ha perso il suo terzo derby consecutivo in campionato, uscendo battuta 3-2. Al termine dell'incontro, mister Zeman ha dichiarato che tale sconfitta è stata causata in parte da errori individuali dei singoli (vedi la papera di Goicoechea e il folle “assist” di Piris a Mauri, per non parlare dell'espulsione di De Rossi sul finire del primo tempo), ma anche dal campo ai limiti della praticabilità per pioggia battente che, a parere del boemo, ha sfavorito una squadra tecnica come la Roma. Per quanto concerne quest'ultimo punto, la recente storia giallorossa sembra dare ragione al tecnico nato a Praga: infatti, quando i capitolini si trovano a giocare su un campo reso pesante dalla pioggia, o da altri motivi, puntualmente non riesce a portare a casa l'intera posta in palio. Eccone alcuni esempi:

REGGINA-ROMA 1-0, STAGIONE 2006/2007La Roma allenata da Luciano Spalletti, affronta la Reggina guidata allora da Walter Mazzarri, a caccia di punti pesanti per eliminare il -15 del post-Calciopoli (in seguito, alla squadra calabrese verranno abbonati 4 punti). Il terreno di gioco del "Granillo" è in pessime condizioni per un acquazzone abbattutosi prima, durante e dopo il match, che ha influito molto sullo spettacolo. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, al 6' della ripresa, cross di Mesto su punizione e tiro al volo di Nicola Amoruso, che insacca alle spalle di un incolpevole Doni. Da quel momento in poi, complice un campo più sabbioso che erboso, la Roma non riesce a trovare la via del pareggio, se non con un paio di conclusioni di Daniele De Rossi, uno dei pochi a salvarsi. Punti portati a casa: 0.

REGGINA-ROMA 2-2, STAGIONE 2008/2009 – Ancora una volta, la Roma sempre allenata dal tecnico di Certaldo, si è vista costretta a lasciare punti preziosi per la corsa ad un posto in Champions League, sul campo della Reggina che, in quella stagione, retrocesse in serie B, chiudendo penultima. Sembra essere la fotocopia del match descritto in precedenza: campo ai limiti, ma anche oltre, della praticabilità e squadra amaranto in vantaggio al 43' del primo tempo con un rigore realizzato da Corradi, per una trattenuta di Mexes. Nonostante le note difficoltà della squadra giallorossa su questo terreno di gioco, a pochi secondi dall'intervallo Pizarro pareggia il risultato, con un'ottima conclusione fuori dall'area di rigore che si insacca alle spalle dell'ex Campagnolo. Al 12' della ripresa, Cirillo atterra in area Okaka e dal dischetto si presenta ancora il cileno: respinta del portiere reggino, ma ribattuta in gol di Pizarro e la Roma ribalta la situazione. In seguito, il match sembra scivolare via nella noia assoluta, dovuta alle condizioni sempre più pessime del "Granillo", ma al 36' Cozza segna il definito 2-2 dopo un rimpallo nell'area di rigore romanista che favorisce il suo tiro in porta. Quantomeno, questa volta i giallorossi portano a casa 1 punto, ma resta il rammarico per una vittoria sfumata quasi al termine dell'incontro.

PALERMO-ROMA 3-3, STAGIONE 2009/2010 – Si passa ora alla prima stagione di Ranieri sulla panchina della squadra della sua città, con la quale ha sfiorato uno scudetto che avrebbe avuto dell'incredibile, ma che sarebbe stato meritato. E' la quinta giornata di campionato e la Roma è chiamata a confermare i due successi conseguiti contro Siena e Fiorentina, mentre il Palermo allenato da Zenga vuole tornare alla vittoria, che manca dal match contro il Napoli della prima giornata terminato 2-1. Nonostante l'autunno sia entrato da soli due giorni, nella città palermitana si scatena un diluvio incredibile, che condiziona pesantemente il terreno di gioco del "Barbera", ma la Roma riesce comunque a passare in vantaggio grazie a Brighi, imbeccato da un illuminante tacco di capitan Totti al 20'. Nel finale del primo tempo succede di tutto: Miccoli, servito da Simplicio, effettua un diagonale che sembra insaccarsi alle spalle di Julio Sergio, ma la palla si ferma sulla linea a causa delle pozzanghere, Burdisso non riesce a spazzar via la palla e Budan è lesto a siglare il pareggio. Al 44', proprio il difensore argentino porta nuovamente in vantaggio i giallorossi con un bel tuffo di testa su angolo di Pizarro ma, a pochi secondi dall'intervallo, Miccoli sigla il 2-2 con un beffardo rasoterra. Nella ripresa, per la Roma cala il buio, poiché Nocerino realizza il sorpasso rosanero con un violento tiro avvenuto dentro l'area di rigore, dove Julio Sergio non può nulla. Mentre il campo diventa sempre più una piscina, Taddei sfiora il gol del pari, ma Kjaer è bravo e fortunato a salvare sulla linea di porta, al contrario di quanto avvenuto nel primo tempo a parti invertite. Nonostante tutto, a 3' minuti dalla fine Okaka si procura un calcio di rigore che Totti esegue impeccabilmente, nonostante la pioggia, le pozzanghere e il fango. Punti portati a casa: 1.

CHIEVO-ROMA 2-2, STAGIONE 2010/2011 – Siamo ai primi di dicembre e la Roma di Ranieri è chiamata ad espugnare il Bentegodi per mantenere il passo delle altre. Questa volta non piove, ma il campo del sembra essere reduce da uno scontro di guerra, a causa di un match disputato dall'Italrugby qualche giorno prima. Nonostante fango, zolle, buche nella parte centrale del campo e linee di bordo campo poco visibili, la Roma chiude il primo sullo 0-2, grazie ad una doppietta di Simplicio. Tuttavia, al 15' della ripresa, Moscardelli riapre la partita con un tiro non irresistibile al di fuori dell'area di rigore, che Julio Sergio (complice il terreno?!) non respinge bene e che si infila alle sue spalle. Infine, ecco l'episodio chiave dell'incontro: mancano 10' e Taddei si appresta a battere una rimessa laterale nella sua area di rigore. L'arbitro, su segnalazione del guardalinee, fischia un controfallo del brasiliano, reo di aver confuso la linea di bordo campo con quella utilizzata dai rugbisti, ancora abbastanza visibiile sul terreno di gioco. Nell'azione successiva, il Chievo coglie un insperato pareggio con Granoche, bravo a infilarsi nella difesa avversaria ed insaccare il pallone in porta. Addirittura, i gialloblù vanno vicini al vantaggio a tempo scaduto, con un'azione confusa terminata con un tiro di Pellissier, ribattuto sulla linea dalla retroguardia giallorossa. Punti portati a casa: 1.

CATANIA-ROMA 1-1, STAGIONE 2011/2012 – Poco più di un anno fa, un'altra vicenda che ha avuto dell'incredibile e che ha visto coinvolta, indovinate un po', la Roma. I giallorossi sono guidati questa volta da Luis Enrique e sono chiamati a confermarsi dopo le buone vittorie di fine e inizio anno contro Napoli, Bologna e Chievo, mentre dall'altra parte c'è il Catania dell'ex Montella. Quel giorno di gennaio, in una città calda in tutti i sensi come quella siciliana, accade l'imprevedibile: il match inizia sotto una pioggia a dir poco torrenziale, che la città di Catania non vedeva da molto tempo. Dopo un primo tempo chiuso sull'1-1, dove De Rossi di testa aveva rimontato il vantaggio di Legrottaglie, al 25' della ripresa, nonostante la ferrea volontà di Taddei di continuare il match, l'arbitro Tagliavento decide di sospendere l'incontro per la forte pioggia abbattutasi in un "Massimino", dove ormai la palla non rimbalza più (decisione che andava presa con molto anticipo). La prosecuzione della gara, su un campo finalmente giocabile, non ha cambiato le sorti della Roma, che ha così portato a casa solo un punto.

CHIEVO-ROMA 0-0, STAGIONE 2011/2012 – Ancora Chievo, ancora un "Bentegodi" in condizioni impresentabili. E' il primo maggio 2012, ormai siamo in primavera inoltrata ed il tempo dovrebbe essere perfetto per una partita di calcio, ma quando scende in campo la Roma nulla è scontato. Pioggia, pioggia e sempre pioggia. Sembra di assistere ad un incontro di pallanuoto, con i giocatori che hanno difficoltà nel rimanere in piedi e che hanno anche paura di scontrarsi e di rompersi qualcosa. Per tutti i 90' non accade nulla: l'episodio più avvincente da registrare è un coro dei coraggiosi supporters giallorossi, che invocano a gran voce Manu Estiarte, dirigente del Barcellona ed ex campione di pallanuoto, al posto di Luis Enrique, in odore di dimissioni. Punti portati a casa: 1.

PARMA-ROMA 3-2, STAGIONE IN CORSO – La notte di Halloween si rivela un vero incubo per la squadra allenata da Zeman. In quasi tutta Italia piove, ma mai quanto a Parma. Inizia il match e la Roma trova il vantaggio dopo 8' con Lamela, bravo ad approfittare di un errore in fase di disimpegno di Zaccardo. Dopo lo 0-1, aumenta l'intensità della pioggia e a poco a poco il campo diventa sempre più pesante, rendendo le fasce impraticabili nel secondo tempo, con i giocatori costretti a cercare di giocare per vie centrali. Queste condizioni agevolano una squadra poco tecnica come il Parma che, nel giro di tre minuti, ribalta il risultato: rinvio di Mirante, liscio di Dodò e Belfodil insacca alle spalle di Stekelenburg. Poco dopo, confusa azione in area di rigore, Parolo tira un rasoterra, la palla si ferma su una pozzanghera ed il centrocampista gialloblu ha il tempo per una seconda conclusione, che si infila beffarda alle spalle del portiere olandese. Ancor più incredibile il gol che porta il Parma sul 3-1: altra azione confusa in area di rigore giallorossa, dove Zaccardo riesce ad andare al tiro per due volte. Il primo viene respinto dalla retroguardia della Roma, il secondo viene toccato da Piris con il tacco, ma s'insacca lo stesso nella porta difesa dal subentrato Goicoechea e il "Tardini" esplode di gioia. La Roma non riesce a produrre azioni e trame di gioco, ma riduce il passivo con Totti che, dopo essersi visto respingere il rigore da Mirante, sigla il definitivo 3-2 sulla ribattuta. Punti portati a casa: 0.

LAZIO-ROMA 3-2, STAGIONE IN CORSO – Si arriva così all'amaro derby di pochi giorni fa e il copione sembra essere lo stesso della partita di Parma: piove, la Roma va in vantaggio con Lamela all'inizio del match, la Lazio rimonta e si porta sul 3-1 (cause della rimonta già descritte in precedenza) prima dell'illusorio 3-2 di Pjanic, anche qui con tanta complicità del biancoceleste Marchetti. Nei primi 15' non c'è stata partita, la Roma sembrava superiore sotto ogni punto di vista: poi, aumentata l'intensità della pioggia, i giallorossi non riescono più a giocare come sanno (o come dovrebbero visti i risultanti sin qui non esaltanti) e confezionano la quinta sconfitta in campionato, la quarta con il risultato di 3-2. Punti portati a casa: 0.

ROMA-SAMPDORIA 2-0, STAGIONE 2008/2009 – Si può concludere con questa partita, che la Roma riesce a vincere nonostante il campo impraticabile per l'acquazzone abbattutosi su Roma. Il motivo di questa vittoria? Dopo soli 6', l'arbitro Tagliavento decide saggiamente di sospendere la partita (molti ancora si domandano perché non abbia fatto lo stesso contro il Catania, come descritto in precedenza) e di rinviarla a data da destinarsi. Circa un mese e mezzo dopo, la squadra giallorossa regola la Sampdoria con una doppietta di Baptista, conquistando finalmente i 3 punti su un campo “pesante”.


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