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Dallo scudetto scucito al primato cittadino: gli sfotto' più belli del derby di Roma

di Claudio Lollobrigida

Nel campionato italiano i derby territoriali ad essere particolarmente sentiti, soprattutto dalle tifoserie, sono più di qualcuno. Ma, diciamoci la verità, nessun ambiente è caldo come Roma nella settimana – o, meglio ancora, nel giorno – della stracittadina. E proprio questo fervore che caratterizza la Capitale ha fatto sì che negli anni le due tifoserie si siano punzecchiate a colpi di sfotto' e prese in giro che, se tenute entro i limiti della goliardia, regalano al calcio quel qualcosa in più.

Il picco del godimento romanista nei confronti dei cugini laziali ha probabilmente coinciso con la conquista del terzo scudetto, nel 2001, proprio un anno dopo il trionfo biancoceleste. E lì l’ironia giallorossa si concentrò sul tricolore scucito dalla maglia della Lazio. Evento che ancora oggi è periodicamente rinfacciato.

Un altro punto su cui gli sfotto' tra romanisti e laziali hanno raggiunto il vertice riguarda il primato territoriale. I laziali si professano prima squadra della Capitale e quindi padroni della città, mentre i romanisti ricordano loro come la città sia a tinte giallorosse e che, per trovare la casa dei cugini, si debba viaggiare per molti chilometri fuori dalla metropoli. Da qui ideazioni come “Noi nei campi di Trigoria, voi nei campi de Cicoria”, “Noi al Circo Massimo voi massimo al circo”, “SS Lazio 1900 kilometri da Roma”, “Pe’ fa capì che sei de ‘sta città, ar Colosseo te fai fotografa’” o “Er gregge chi v’o regge?”.

Tra il 2009 ed il 2011 la Roma vince cinque derby consecutivi, scatenando l’inventiva dei propri supporters. Su una lastra di cemento venne infatti incisa la “Via dei 5 derby”, con risultato e data delle gare vinte dai giallorossi in quelle stagioni.

La rivalsa dei laziali arriva il 26 maggio 2013, con la vittoria della squadra di Petkovic su quella di Andreazzoli nel derby in finale di Coppa Italia. Dai classici “T’ho arzato la coppa in faccia” e “Quanno ve passa” ai più articolati “Chiuso per Lulic” sulle serrande dei negozi fino ad arrivare alla lapide per la dipartita della Roma.

Derby di Coppa Italia che è stato puntualmente ricordato dai tifosi biancocelesti durante l’ultimo open day della Roma quando, attaccato a un aereo, sopra l’Olimpico è apparso uno striscione riferito a quel 26 maggio. E nella stracittadina di andata della scorsa stagione i laziali non hanno risparmiato la frecciata, facendo apparire in Curva Nord la scritta “Ah dimenticavo oggi c'è il Memorial Derby, finisco la birra ed entro!”, sia contro i romanisti sia in protesta a Lotito. Ma non si è fatta attendere la risposta della Sud, che ha ricordato ai cugini i maggiori successi ottenuti nella storia: “Il mio nome è simbolo della tua eterna sconfitta”. L'anno successivo i giallorossi rintuzzano lo sfotto' della birra riferendosi al malcontento dei laziali nei confronti della gestione lotitana del club: “Avete già finito la birra? Sbrigateve che Lotito ve se vende pure il pub”.

Per non parlare del coinvolgimento dell’attuale capitano della Lazio, Stefano Mauri, nel caos del calcioscommesse che ha travolto la Serie A. Da “Mauri dacce er risultato” a “Lazio 1900 impicci”, per arrivare a “Oh Oh ... Mi è semblato di non vedele Mauli”. In particolare quest’ultima frase, ripresa dal celebre personaggio dei cartoni Titti, si riferiva alla lunga squalifica comminata allo stesso Mauri.


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