.

De Rossi in regia festeggia le sue prime quattrocento maglie con la Roma

di Greta Faccani

Osservato speciale della partita, anzi dell’intero inizio di stagione: Daniele De Rossi è fin da subito stato al centro di mille discorsi fatti da mille persone. Resta, parte, ha firmato per (squadra a piacere): sono state queste le parole più ripetute in merito al centrocampista di Ostia. A questo si aggiunge un rapporto con Zeman che forse doveva trovare una propria dimensione: insomma di De Rossi si è detto tutto ed il contrario di tutto. Fino a ieri sera.

Nel giorno in cui la proprietà americana lo ha premiato per le sue quattrocento partite in maglia giallorossa (realizzate nella recente gara contro la Fiorentina), il numero 16 è sceso in campo come titolare nel ruolo preferito dal centrocampista, quello di regista. “De Rossi ha fatto il De Rossi”, ha detto Zeman nel dopo gara e così è stato. La sua partita si è caratterizzata per il grande impegno mostrato ma anche per il sacrificio, per la proposta offerta ma anche per il coordinamento che ha dato nella sua funzione di raccordo tra difesa e reparto avanzato. Ha regalato la prima rete a Lamela, grazie ad un ingresso in posizione centrale e ad un passaggio finito sul sinistro del compagno che ha poi messo in porta, ha recuperato palla e smarcato gli avversari con una sicurezza ritrovata, mostrandosi in grado di poter svolgere al meglio il proprio compito e di potersi guadagnare una maglia da titolare. Un primo tempo assolutamente perfetto e una ripresa in cui tutta la squadra ha avuto un leggero calo, soprattutto quando i giallorossi sono rimasti in dieci.

De Rossi è sicuramente un giocatore importante, un punto fermo per la Roma che, attraverso le parole del proprio Presidente, è stato allontanato da qualsiasi voce di mercato, reale o presunta. De Rossi fa e farà discutere, è l'indole dell'ambiente in cui è cresciuto e in cui resterà per molto tempo. 


Altre notizie
PUBBLICITÀ