Déjà vu Mourinho, quella volta in cui si lamentò delle riserve (e che riserve) dell'Inter: "Senza i titolari non c'è la stessa qualità in campo"
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
"Quando non abbiamo tutti i titolari in campo non c'è la stessa qualità e si vede". Parole che sembrano essere prese dal post-gara di Bodø/Glimt-Roma 6-1, ma sono di un Mourinho allenatore nell'Inter. Precisamente del post Sampdoria-Inter 3-0, semifinale di andata di Coppa Italia della stagione 2008/2009. Una partita che precedeva l'impegno più importante, come la gara di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Manchester United (persa 2-0, dopo lo 0-0 di andata a San Siro) e che veniva proprio dopo un Inter-Roma 3-3, in cui i nerazzurri rimontarono da 1-3 (gol di De Rossi, Riise e Brighi).
SE QUESTE SON RISERVE - La formazione di quella squadra fu questa: (3-4-3): Toldo; Rivas (dal 46' Maicon), Materazzi, Cordoba; Zanetti, Vieira, Muntari, Maxwell (dal 60' Crespo); Mancini, Adriano, Balotelli (dal 65' Obinna) (Orlandoni, Stankovic, Jimenez, Cambiasso).
Che senza togliere nulla ai giocatori scesi in campo ieri in Norvegia, una squadra del genere difficilmente avrebbe preso 6 gol ieri sera:
(4-2-3-1) Rui Patricio; Reynolds, Ibanez, Kumbulla, Calafiori; Darboe (46' Cristante), Diawara (61' Pellegrini); Perez, Villar (46' Mkhitaryan), El Shaarawy (60' Abraham); Borja Mayoral (46' Shomurodov).
Tra l'altro la squadra messa in campo da Mourinho aveva 5 titolari della squadra che poi si giocò all'Old Trafford la qualificazione ai quarti di finale di Champions.
ALTRI STANDARD - Viene facile a questo punto capire come Mourinho sia un allenatore abituato ad altri standard qualitativi e come, se si è lamentato di un Rivas, inserito accanto a giocatori di livello assoluto come i vari Zanetti o Vieira, figuriamoci come possa digerire, senza esternare il proprio malcontento (lo fa praticamente da quando è alla Roma), delle seconde linee non "all'altezza dei titolari del Bodø/Glimt".