Di Carlo mai a punti al "Bentegodi" contro la Roma: analisi, statistiche e precedenti
Chiusa definitivamente la possibilità Champions e con l’Europa League che si è ulteriormente allontanata alla luce degli ultimi risultati delle dirette avversarie, la Roma di Luis Enrique sarà protagonista questo pomeriggio sul terreno del “Bentegodi”, dove contenderà i tre punti al Chievo Verona di Domenico Di Carlo. L’undici veneto è praticamente salvo: nove i punti di vantaggio rispetto al Lecce, terz’ultimo, a 270 minuti dal termine del campionato. E’ l’incontro numero nove tra il tecnico cassinate e i capitolini: di seguito analisi, precedenti e statistiche sui gialloblù e l’allenatore clivense:
Palmarès: 2 campionati (Mantova 2003-2004 in Serie C2, Mantova 2004-2005 in Serie C1); 2 promozioni (Mantova 2003-2005 dalla C2 alla Serie B)
Bilancio generale contro la Roma: 1 vittoria, 1 pareggio e 6 sconfitte; 2 reti marcate e 14 subite (tra Sampdoria, Parma e Chievo Verona). Media punti conseguita: 0,50.
I precedenti: L’esordio è datato 7 ottobre 2007 alla guida del Parma: al “Tardini” il punteggio si chiude sul 3-0 a favore della Roma di Spalletti grazie alla doppietta di Totti e alla rete di Mancini (peggior sconfitta interna in A insieme a Chievo-Lazio 0-3 dell’attuale stagione). Il return-match è ancora più amaro per Di Carlo: poker giallorosso firmato Aquilani, Totti, Vučinić e Falcone (autogoal). La seguente esperienza è quella sulla panchina del Chievo, dove conquista appena un punto sui dodici disponibili (per i clivensi zero reti all’attivo, due stop su due al “Bentegodi”). Arriva quindi il trasferimento a Genova, sponda Samp: qui raccoglie la prima affermazione di fronte ai giallorossi nel match vinto per 2-1 al “Ferraris” (Pozzi e Guberti gli scorer). Viene esonerato e torna nuovamente a gestire l’undici veneto: nella gara d’andata l’incontro termina sul 2-0 per gli uomini di Luis Enrique. E’ Totti a firmare i tre punti grazie alla doppietta che sancisce il risultato finale.
La Tattica: Di Carlo dovrebbe scegliere come di consueto il classico 4-3-1-2, utilizzato praticamente sempre ad eccezione di un paio di gare dove invece è stato sperimentato il 4-3-2-1, con risultati però alquanto deludenti. Schieramento a rombo già proposto nel match d’andata, quando i gialloblù furono sconfitti per 2 a 0.
Fuori Andreolli e Dainelli, i centrali della difesa a quattro saranno il rientrante Cesar e la sorpresa Acerbi, giunto in estate dalla Reggina: il 24enne lombardo ha fatto intravedere ottime doti sia in contrasto che nelle ripartenze palla al piede, guadagnandosi ben presto il posto da titolare. Lo sloveno altresì ha nella prestanza fisica e nel gioco aereo le sue qualità migliori. Per loro sarà la prima volta in coppia. Sul lato sinistro, data l’assenza di Dramé, partirà dal primo minuto Jokić, la cui ultima partita risale a fine febbraio, Chievo-Cesena 1-0. Possibile rotazione sull’out di destra: Frey, che ha disputato tutte e tre le sfide dell’ultima settimana, potrebbe lasciare il posto a Sardo, più fresco e che in copertura dà più garanzie rispetto al francese.
A occuparsi dello smistamento del gioco e delle uscite dalla fase difensiva sarà Michael Bradley: l’ex Gladbach si è imposto da subito nel suo primo anno italiano, grazie alle abilità palesate in interdizione e, soprattutto, nella costruzione delle trame clivensi. Lo statunitense è colui che tocca più palloni nell’undici di Di Carlo, anche se in ambito realizzativo il suo apporto non è stato eccelso: appena un goal e un assist totalizzati. Gli interni dovrebbero essere Luciano, nel centro destra, e Hetemaj, sul lato sinistro: il finlandese, rispetto a Sammarco, garantisce un maggior peso offensivo. E’ lui, tra i centrocampisti veneti, che tenta più frequentemente la conclusione verso la porta e anche da rifinitore risulta essere il più efficiente dei suoi nel reparto mediano (due i passaggi risolutori collezionati sinora). Inoltre, in media, effettua il maggior numero di tackle positivi nella squadra veronese, seguito subito dopo da Bradley. Chi prova più spesso l’allargamento sulla fascia è Luciano: il brasiliano ha perso lo spunto di un tempo, ma comunque è ancora in grado di creare pericoli in velocità, soprattutto in fase di contropiede. Qualche speranza per il nazionale ceco Vacek, titolare a Bergamo nella sconfitta subita per merito dell’Atalanta.
In attacco poco spazio per eventuali sorprese: fuori Théréau, sarà Rinaldo Cruzado a giostrare dietro il duo composto da Pellissier e Paloschi, tenendo in considerazione l’assenza di Moscardelli e la poca fiducia di Di Carlo nei confronti di Uribe. Più movimento per il talento di scuola Milan, mentre Pellissier nell’attuale stagione si è riscoperto uomo assist più che goleador: sette passaggi vincenti per lui fino a questo momento. I difensori della Roma dovranno fare attenzione ai suoi spostamenti sulla linea del fuorigioco, con i difensori gialloblù che lo cercheranno spesso con dei lanci lunghi a saltare il centrocampo. Dietro di loro, come detto, ci sarà Cruzado: il giocatore, quando chiamato in causa, ha fatto intravedere delle buone qualità tecniche, mentre è parso in difficoltà con ritmi alti. La classe non gli manca di certo, ma tende ad essere discontinuo e non è raro vederlo alternare notevoli giocate ad errori alquanto grossolani. Rispetto a Théréau quindi meno potere fisico in avanti, ma più fantasia e imprevedibilità.
Dati rilevanti Chievo:
- Tiri nello specchio: sono appena 3.8 per gara, ultima in graduatoria insieme al Cesena.
- Team più impreciso della Serie A: i passaggi riusciti sono il 57.3% di quelli effettuati.
- Secondo peggior attacco interno del torneo: 15 le marcature realizzate, peggio solamente il Cesena (13).
- In termini percentuali, è l’undici che incassa più reti nell’ultimo quarto d’ora: ben il 34% del totale (14). In generale viene invece superata dal Parma (17).
- Gioco aereo: con oltre 14 duelli vinti per match, è il miglior team del torneo. Roma ultima.
- Reti nate da calci piazzati: 3 all’attivo (come il Cesena), peggior dato della Serie A.
- Squadra che, in fase d’attacco, utilizza meno la fascia sinistra.
- Imbattuta contro la Juventus di Conte: solo Bologna e Genoa fanno compagnia ai veneti in tal senso.
- 11 i giocatori dei clivensi andati a segno: è il numero più basso del campionato, lo stesso di Bologna e Cesena.
- Il Chievo è una delle tre squadre a non aver mai subito una sconfitta dal vantaggio iniziale: in 14 circostanze è andata avanti nel punteggio, collezionando poi 10 vittorie e 4 pareggi (Novara, Lecce, Bologna e Siena). Le altre sono Cagliari e Juventus.
- 3.9 angoli di media per match: nessun’altra squadra ne ha in minor misura.
- Cyril Théréau: 115 duelli aerei vinti (3.7 di media), dato più alto del torneo.
Goleador Roma vs Chievo:
Totti 8
De Rossi (squadra più castigata in carriera dopo l’Inter) 4
Taddei (uno con il Siena) e Simplício (il primo con il Parma) 3
Perrotta 2
Cassetti (Lecce) e Kjær (Palermo) 1
Francesco Totti: imbattuto contro il Chievo dal 12 gennaio 2003 (Roma-Chievo 0-1)
Daniele De Rossi: mai sconfitto in 14 incontri dinanzi ai veronesi (7 vittorie e 7 pareggi). Rosi e Juan (entrambi con 4 match disputati) gli altri due giocatori della rosa a non aver mai perso.
Goleador Chievo vs Roma:
Pellissier 3
Paloschi (entrambi con il Genoa) 2
Hetemaj (Brescia), Moscardelli e Luciano 1
Luciano Siqueira de Oliveira: 15 sfide alla Roma, nessuna vittoria (le prime quattro sotto il nome di Eriberto); medesima situazione per Sammarco (12), Mandelli (10) e Pellissier (14, in panchina in Roma-Chievo 0-1 del 12 gennaio 2003).
DI CARLO IN CONFERENZA: “A me il progetto giallorosso affascina. I tecnici sono legati ai risultati, ma la Roma in estate ha cambiato tanto, credo sia giusto dare tempo all’allenatore, ai giocatori, a tutto l’ambiente. Senza dimenticare che è una squadra molto giovane, con grandissimi talenti. Sono fiducioso perché la squadra sta bene”.