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Di Carlo mai vincente all'Olimpico dinanzi alla Roma: analisi, statistiche e precedenti

di Simone Francioli

Nella terz’ultima giornata di andata della serie A Tim 2011/2012, la Roma di Luis Enrique, proveniente da due successi consecutivi a ridosso della pausa invernale, sarà opposta allo stadio “Olimpico” al Chievo Verona di Domenico Di Carlo, alla sua seconda esperienza clivense dopo quella biennale tra il 2008 e il 2010. Per il tecnico cassinate, unico tra gli allenatori maggiormente in attività nell’ultimo decennio ad aver colto una doppia promozione all’esordio su una panchina professionistica (Mantova, dall’allora C2 alla B nei campionati 2003/2004 e 2004/2005, Cosmi ci riuscì con la Pontevecchio tra il ’90 ed il ’92 partendo dalla Prima Categoria umbra tra i dilettanti), si tratterà del confronto numero otto al cospetto dei giallorossi. Il bilancio è tutt’altro che positivo per lui: una sola vittoria conseguita (nella sfida più recente, Sampdoria-Roma 2-1 del 9 gennaio 2011, unica dove i suoi teams sono riusciti ad andare in rete contro Totti e compagni), un pareggio e cinque sconfitte, con due realizzazioni a favore e dodici contro. L’esordio assoluto risale al 7 ottobre 2007: la doppietta di Totti e il goal di Mancini sancirono la vittoria esterna della Roma guidata da Luciano Spalletti al "Tardini" di Parma.

Di Carlo plasmerà la sua formazione con il modulo che ha sempre utilizzato in questa prima parte di stagione (fatta eccezione per la gara di Coppa Italia contro il Modena): il 4-3-1-2, molto improntato sulle ripartenze, specialmente nelle sfide che i veneti disputano fuori dal terreno amico. Nonostante la buona posizione di classifica, i dati statistici riguardanti le prime sedici giornate mostrano un Chievo in difficoltà per quel che concerne la fase d’attacco e la costruzione del gioco: difatti è penultima nella percentuale di pericolosità (38.2%, solo il Cesena ha fatto peggio), supremazia territoriale (07':50" di media, un secondo in più del Bologna), passaggi riusciti (56.8%, anche in questo caso il Bologna è la sola con un riscontro inferiore) e palle giocate (471 per match). La squadra di Di Carlo è particolarmente abile nel coprire le zone centrali del campo, grazie all’enorme lavoro svolto dai centrocampisti e dalle due punte, costantemente pronti a ripiegare e a compattare il gruppo nella propria metà campo: la possibile panchina di Rigoni, potrebbe far spostare lo statunitense ex Borussia Mönchengladbach Bradley nel ruolo di regista basso a protezione della difesa, dove ha già giocato diverse volte riuscendo a offrire prestazioni di alto livello (in caso contrario a lasciargli posto sarebbe presumibilmente Hetemaj). Gli interni dovrebbero così essere il finlandese Hetemaj e Luciano: entrambi non hanno particolari compiti di spinta sulle due fasce laterali (coperte dagli esterni difensivi), ma il brasiliano non disdegna comunque di allargarsi per cercare di proporsi sul fondo e crossare palloni invitanti per Pellissier e Paloschi, molto capaci nelle situazioni di gioco aereo (sotto questo aspetto il Chievo è la squadra migliore del campionato, con una media di quindici duelli vinti per sfida nelle due aree). Attenzione in particolar modo al calciatore valdostano: la sua caratteristicha principale risiede nel giocare tra i due centrali difensivi in ricerca della profondità e nel corso della partita non sarà raro vedere i centrocampisti rilanciare immediatamente per il suo scatto piuttosto che iniziare a costruire l’azione con una lunga sequenza di passaggi. Dietro di loro, da trequartista nel rombo disegnato da Di Carlo, dovrebbe essere protagonista il francese Théréau: l’ex Charleroi è il miglior assistman del team clivense e, nonostante la sua imponente mole (1,89 x 92 kg), riesce a giostrare tra le linee con molta efficacia, andando inoltre a disturbare la ripartenza avversaria con una costante pressione sul portatore avversario (ipotizzabile una sua marcatura specifica su De Rossi o Pjanić). La linea difensiva dovrebbe essere composta, sugli esterni, da Frey (con Sardo in seconda battuta) e Jokić (con il francese molto più propositivo nel binario di destra), con Andreolli e l’altro sloveno Cesar a proteggere la zona centrale.
Chievo molto abile nel congelare il risultato: nelle cinque circostanze nelle quali sono passati in vantaggio, non sono mai stati rimontati (quattro vittorie contro Napoli, Fiorentina, Catania e Cagliari ed un pareggio contro il Novara alla prima giornata). Al contrario, la Roma non è mai stata in grado di riagganciare l’avversario quando è andato sotto nel punteggio: è successo in cinque occasioni (Cagliari, Genoa, Milan, Udinese e Fiorentina), solo il Parma ha un record maggiormente negativo (sei partite).

E’ Sergio Pellissier il massimo cannoniere clivense nei riguardi della Roma: per il 32enne aostano sono tre le marcature complessive nei matches dinanzi ai giallorossi. Dietro di lui troviamo l’ex milanista Alberto Paloschi con due realizzazioni (doppietta con la casacca del Genoa), mentre, a quota uno, chiudono la graduatoria  il finlandese Hetemaj (tra le fila del Brescia), Moscardelli e Luciano. Quest’ultimo (quattordici sfide, le prime quattro sotto il nome di Eriberto), insieme a Sammarco (dodici incontri di campionato tra Cesena, Udinese, Chievo e Sampdoria) e Mandelli (dieci confronti), non ha mai battuto la Roma in gare ufficiali giocatesi in serie A.
A guidare la classifica giallorossa in riferimento ai gialloblù è Francesco Totti: sei le reti per il Capitano, prima delle quali in un Chievo-Roma 0-3 del 7 dicembre 2003. A seguire c’è Daniele De Rossi: il Chievo è decisamente la sua squadra portafortuna grazie alle quattro segnature (secondo team più punito dopo l’Inter) e ai quattro assists (record personale) nel proprio palmarès, considerando inoltre l’imbattibilità contro i “Mussi” (tredici precedenti suddivisi tra sei vittorie e sette pareggi). Dopo le due stelle romane si piazza la coppia brasiliana composta da Taddei ( una con il Siena) e Simplício (il primo ai tempi del Parma), entrambi a segno tre volte. Due le marcature per Perrotta (dinanzi ai gialloblù esordì nella serie cadetta in Reggina-Chievo 1-1 del 10 settembre 1995), con Cassetti (Lecce) e Kjaer (Palermo) a terminare la lista grazie al loro unico gol.
Oltre a Capitan Futuro, sono altri due i giallorossi invitti in partite ufficiali da avversari del Chievo: si tratta di Rosi (quattro precedenti, con tre affermazioni ed un pareggio) e Juan, che ha vinto tutti e quattro i matches disputati al cospetto dei veneti.

 

DI CARLO IN CONFERENZA – Queste le parole del tecnico clivense in vista della sfida ai giallorossi: “Come capacità tecniche la Roma non si discute. Personalmente credo che la formazione giallorossa per valori tecnici in questi campionato sia dietro solo al Milan . In questo momento sta esprimendo un ottimo calcio, ha giocatori che riescono a fare cose straordinarie. Troviamo una formazione in grado di giocare con personalità e rendersi imprevedibile. Se non rimaniamo compatti affrontandola in rapidità, rischiamo tanto. Ci vuole un super Chievo, organizzato e attento, che sappia ribattere colpo su colpo e capace di giocare con i suoi ritmi senza abbassarli mai. Poi abbiamo già visto che con le grandi, Milan escluso, si riesce ad avere un impatto diverso. Speriamo sia così anche stavolta".


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