Due gare consecutive senza prendere gol: i segreti della nuova Roma
Le ultime due vittorie contro Torino e Pescara, oltre a rilanciare la Roma in classifica, hanno restituito una squadra difensivamente solida come mai in questo campionato. Lo 0-1 rifilato agli abruzzesi precede di sei giorni il 2-0 inflitto agli uomini di Ventura, con i giallorossi che quindi mantengono la propria porta inviolata per due turni consecutivi. Il che non si verificava dal marzo scorso, quando la Roma di Luis Enrique espugnò per 1-0 Palermo e si ripeté la giornata successiva in casa contro il Genoa con lo stesso risultato.
Premettendo che la difesa romanista è stata agevolata dai non certo esaltanti attacchi di Torino e Pescara - che non hanno mai creato grandi grattacapi a Goicoechea e compagni - non si può in ogni caso ignorare il diverso atteggiamento con cui gli uomini di Zeman, che fa della fase offensiva quasi esasperata il proprio dogma, hanno affrontato gli ultimi impegni: squadra meno spregiudicata e meno avvezza a concedere campo aperto all’avversario in contropiede, con la coppia Marquinhos-Castan che si sta rivelando una delle più affiatate ed efficaci di tutta la Serie A. Se il secondo si era già fatto apprezzare ad inizio campionato per grinta e buona tecnica, al fianco di Burdisso, il diciottenne sbarcato a Roma negli ultimi giorni di mercato ha lasciato tutti davvero a bocca aperta inanellando una serie di ottime prestazioni.
Ma la chiave di volta è forse rappresentata dal gran lavoro compiuto da parte dell’americano Michael Bradley, schierato al centro del centrocampo al posto del greco Tachtsidis: l’ex Chievo sta interpretando ottimamente il ruolo di regista zemaniano, abbassandosi e rilanciando velocemente l’azione, ma il suo contributo nei ripiegamenti difensivi si sta rivelando una delle armi segrete di questa Roma magari meno bella, ma vincente e concreta.