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Dzeko, la prima stagione in un nuovo club non ti porta fortuna. Ma poi...

di Claudio Lollobrigida

184 gol in 12 stagioni. Esperienza internazionale, tecnica e killer instinct sotto porta. Tutto questo ha spinto la Roma a intraprendere una lunga trattativa estiva con il Manchester City per portare a Trigoria Edin Dzeko, lo spaccaporte per lo scudetto che tutti sognavano da tanti anni.
Ma l'ambientamento del bosniaco negli schemi della squadra si è rivelato più impervio del previsto e, nonostante molte prestazioni sopra la sufficienza, dopo quattro mesi il magro bottino consta di 5 gol in 20 presenze tra campionato, Coppa Italia e Champions League.

Questi numeri non spaventino però i tifosi romanisti poiché, ripercorrendo la carriera di Dzeko, si può facilmente notare come la prima stagione in una squadra non gli porti particolarmente fortuna, per poi esplodere ed esprimere tutto il suo potenziale negli anni successivi. Escludendo la primissima esperienza da professionista, in Bosnia allo Željezničar, in cui Dzeko altro non era che un ragazzino, questa sua tendenza a migliorare col passare del tempo si intravede già alla sua terza squadra, il Teplice in Repubblica Cieca. Al suo arrivo l'attaccante segna appena 3 gol in 13 partite dal gennaio al giugno 2006, per poi riscattarsi ampiamente nella stagione successiva con ben 13 segnature in 32 presenze.

Con l'approdo al Wolfsburg Dzeko entra di fatto nel calcio che conta e, anche in Germania, l'inizio non è esaltante: l'annata 2007/2008 si conclude con 9 reti all'attivo in 33 presenze totali. Ma, puntualmente, l'anno dopo i gol arrivano, e a valanga: 36 in 42 incontri tra campionato, Coppa di Germania e Champions League, formando con Grafite la più prolifica coppia d'attacco nella storia della Bundesliga. Da quel momento in poi il cigno di Sarajevo non si ferma più, gonfiando la rete altre 29 volte nel 2009/2010 e siglando altri 11 gol nei 6 mesi del campionato successivo, prima di accasarsi al Manchester City a gennaio.

Anche in Inghilterra i primissimi mesi, tra gennaio e giugno 2011, non mostrano appieno le doti di bomber di Dzeko (6 gol in 21 presenze) che, neanche a farlo apposta, si riscatta completamente nel biennio successivo: 19 gol in 42 presenze nel 2011/2012 e 15 in 45 nel 2012/2013. E fa addirittura meglio al suo quarto campionato nelle file dei Citizens, andando in gol 26 volte in 48 partite disputando quattro tornei. Soltanto l'ultimo anno in Premier League (6 gol in 32 gare) non mantiene le attese che lo stesso Dzeko aveva creato a suon di gol e prestazioni, ma anche per colpa dei molti infortuni.

La speranza è che ora Edin continui in questo trend che lo ha sempre visto segnare tantissimo in tutti i club in cui è stato, iniziando qualche mese dopo il suo arrivo. Perché dei suoi gol ne ha bisogno anche lui e, soprattutto, ne ha bisogno la Roma.

 


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