Ennesimo derby a senso unico. I quattro gol costano l'esonero a Pioli
Fonte: Redazione Vocegiallorossa.it - Alfonso Cerani
In un Olimpico malinconicamente semivuoto va in scena il secondo derby della stagione, dopo il primo vinto dai giallorossi per 2-0 con gol di Dzeko e Gervinho. Entrambi però, anche se per motivi diversi, non fanno parte della formazione iniziale della Stracittadina numero 144 in Serie A. Spalletti si affida dunque a Perotti come falso nueve, con Salah ed El Shaarawy ai suoi lati. Linea difensiva a 4 titolare formata da Florenzi, Manolas, Rüdiger e Digne. A centrocampo il solito trio di costruttori e distruttori di gioco Pjanic-Keita-Nainggolan. Completa l'undici anti-Lazio il portiere polacco Szczesny. Da fronteggiare c'è il tridente biancoceleste Candreva-Matri-Felipe Anderson.
Comincia la partita con le due squadre un po' contratte in avvio. La Roma prova a rompere gli indugi al quarto d'ora. La conclusione dai trenta metri di Nainggolan è decisamente pretenziosa e la sfera termina a lato. Poco male perché nell'azione seguente i giallorossi sbloccano la situazione. Cross pennellato di Digne dalla sinistra, El Shaarawy prende l'ascensore e colpisce il pallone di cresta, con Marchetti che può solo raccoglierlo dal fondo del sacco. Faraone 1-Lazio 0. Poco più tardi l'autore del gol prova a travestirsi da uomo assist per Salah, ma l'egiziano non ci arriva per una questione di centimetri. La Lazio è in balia dell'avversario. Alla mezz'ora grande ripartenza di Perotti culminata con l'assist per Nainggolan: il pallone finisce però alto. Poi ci prova ancora El Shaarawy dalla distanza; Marchetti si distende e para. Poco prima dell'intervallo, la Lazio chiede invano un rigore per ostruzione di Rüdiger sulla percussione di Felipe Anderson. Dopo Nainggolan sradica il pallone dai piedi dell'avversario e serve Pjanic in posizione di sparo: Marchetti rimane pietrificato, ma è il palo a dire di no al bosniaco. Infine è ancora un encomiabile Nainggolan a fare tutto bene tranne il tiro. Si va al riposo con la Roma in vantaggio.
Nella ripresa c'è subito un cross al veleno di Digne sul quale Marchetti se la cava. Sul conseguente calcio d'angolo Salah prova a il tiro al volo ma la palla finisce in Curva Sud. La risposta laziale è affidata a Candreva, che converge un paio di volte prima di calciare a lato. Dalla parte opposta Florenzi vince un rimpallo e mette un pallone d'oro al centro per Salah, il quale stoppa bene ma non centra lo specchio della porta. Esce El Shaarawy, entra Dzeko e la Roma segna ancora. Regola del vantaggio su un fallaccio di Hoedt su Nainggolan; Perotti fa rimbalzare un paio di volte la palla prima di scoccarla verso la porta: il palo è di fatto un assist per Dzeko che fa 2-0. Le cose migliori della partita la Lazio le fa sotto di due reti. Doppio legno ravvicinato per effetto dei colpi di testa prima di Hoedt e poi di Parolo, sul quale è fenomenale Szczesny. I biancocelesti chiedono un altro rigore per un intervento spartano di Manolas su Keita appena entrato. Nainggolan non ce la fa ed entra Iago Falque. In seguito Szczesny esce a farfalle facilitando la sponda di Klose per Parolo, che non può far altro che insaccare. La partita si accende e la Roma dilaga con due bombe da fuori. Prima è Florenzi a tirare al volo una cannonata di collo pieno che termina la corsa alle spalle di Marchetti. Infine è Perotti con un'azione personale a mandare i titoli di coda. Nel finale c'è spazio per l'espulsione di Hoedt per un'altra entrataccia. Il derby è ancora una volta giallorosso e la ciurma di Spalletti recupera tre punti al Napoli secondo. Senza dubbio una giornata da ricordare e in serata arriva anche la notizia dell'esonero di Pioli. La Lazio esce con le ossa rotte dalla stracittadina.