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Esordio amaro per Osvaldo: la sua strada inizia in salita

di Francesco Gorzio

Senza ombra di dubbio Roma-Cagliari non sarà una partita da ricordare per i tifosi giallorossi. Ancor meno sarà un esordio da raccontare per il nuovo numero 9 della Roma: Pablo Daniel Osvaldo. Arrivato a Roma con molti dubbi al seguito, “mister 18 milioni di euro” nella sua prima partita da giallorosso non ha messo a tacere le molte (esasperate) critiche che gli sono piovute addosso fin dal primo giorno di permanenza nella Capitale.

Il calciatore di origini argentine, voluto fortemente da Luis Enrique, nella partita contro i rossoblu è sembrato poco a suo agio nel gioco palla a terra del mister spagnolo. Il ruolo dell’ala sicuramente non gli è congeniale e più volte il neoattaccante giallorosso è sembrato spaesato sulla fascia. C’è da ammettere che Osvaldo aveva già dichiarato durante la sua prima conferenza da giocatore della Roma quale fosse il suo vero ruolo in campo: “Mi posso adattare a qualsiasi situazione, ma se chiedete a me, amo giocare come centravanti”.

E a quanto pare c’è da credergli: nella sfida contro il Cagliari il numero 9 ha inciso poco, anzi nulla. Della sua partita si ricorda solamente uno sfortunato tiro finito addosso ad un difensore del Cagliari, qualche dribbling mal riuscito e poca rabbia agonistica, unita ad una forma non ancora ottimale.

Partito in campo con la voglia di spaccare il mondo e di dimostrare di non essere uno dei tanti bluff della Serie A, alla fine si è intestardito in azioni personali poco redditizie, concludendo la sua gara in anticipo, sostituito da Borini, giocatore apparso da subito più pimpante e grintoso. 

Osvaldo, in questo anno e mezzo nel campionato di Liga con l’Espanyol, ha segnato 20 reti in 44 partite. Uno score ragguardevole che non deve ingannare: le difese del campionato spagnolo sono molto più blande e raramente 11 giocatori in fase difensiva ripiegano dietro al pallone come faceva ieri il Cagliari. Il tempo, quello che tutta la nuova Roma chiede ai suoi tifosi, gli farà ricordare che significa giocare in Serie A.

Una lancia a favore del nuovo acquisto giallorosso l'ha spezzata Luis Enrique che, alla fine della partita, ha sottolineato che i due attaccanti esterni (l'argentino e Bojan), “hanno giocato troppo fin troppo larghi” ricordando però che “anche il sistema di gioco si adatterà alle loro caratteristiche”. I giallorossi sperano che il loro mister abbia ragione, ma già i primi interrogativi su Osvaldo stanno diventando lamenti. Fin quando il calciatore non si sbloccherà, quei 18 milioni peseranno come un macigno. Un macigno che tutti i tifosi giallorossi sperano che Osvaldo si possa togliere di dosso al più presto, dimostrando di valere molto di più. E’ la sfida di Osvaldo, è la sfida della Roma, è la nostra sfida.


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