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Falque e Iturbe mandano due cartoline dalla Ciociaria al Barça

di Alfonso Cerani

I giallorossi sono di scena al “Matusa” di Frosinone, dove finora erano apparsi solo in gara amichevole. Vincere il derby regionale per dare continuità alla convincente affermazione sulla Juventus campione d'Italia. È questo l'obiettivo della squadra di Garcia, che opera un mini turn-over in vista del Barcellona scegliendo un modulo differente rispetto alle ultime uscite. Nel 4-2-3-1 non c'è spazio per Nainggolan e Salah, bensì per Totti e Keita. Gli altri due trequartisti sono Iago Falque e Gervinho. In avanti tutto il peso dell'attacco è sulle possenti spalle di Edin Dzeko. De Rossi torna a occupare il posto sulla mediana, mentre la linea a quattro in difesa è formata da Florenzi, Manolas, Rüdiger e Digne. Szczesny in porta completa l'undici titolare. I ciociari rispondono con l'attacco rodato Dionisi-Ciofani. Solo panchina per Verde, giocatore in prestito proprio dai giallorossi. Per l'occasione, sulla maglia della Roma compare il logo dell'associazione Football Cares, fortemente voluta da Pallotta per fornire aiuti umanitari ai migranti.

Dopo una fase di studio di 20 minuti, in cui le squadre si rendono pericolose solo con tentativi velleitari dalla distanza, la sfida entra nel vivo. Rosi con un'iniziativa personale prova a dare un dispiacere ai suoi ex tifosi, ma il pallone finisce a lato, e non di poco. La Roma risponde con una doppia occasione ravvicinata: prima De Rossi di testa non è fortunato, e poi Dzeko, che gioca con un turbante in testa a causa di un colpo subito nei primi minuti di gioco, non riesce a incidere col tiro rasoterra. Ben più pericolosa la conclusione di Tonev alla mezz'ora. Szczesny si esalta e risponde da par suo al bulgaro. Due minuti più tardi contropiede orchestrato da Totti, il quale vede Dzeko appostato in posizione di sparo, a salve però perché il tiro termina alto. Totti è leggermente nervoso e viene ammonito per un intervento col piede a martello su un avversario. Quando le due squadre si apprestano a rientrare nello spogliatoio, ecco la zampata di Iago Falque, da vero rapace d'area. Rimessa laterale lunga di Digne, sulla quale bucano i centrali di difesa gialloazzurri. In area irrompe lo spagnolo che non perdona. Si va così a riposo sul parziale di 1-0 per la Roma.

Nella ripresa i giallorossi si limitano all'ordinaria amministrazione. La prima occasione è per i padroni di casa ancora con Rosi, voglioso di ben figurare al cospetto dei suoi vecchi colori. Il tiro in diagonale è bloccato bene in presa bassa da Szczesny. L'ex romanista si conferma il più attivo dei suoi e, poco più tardi, in azione fotocopia non crea grattacapi al portiere polacco. Al 57' Garcia rinforza il centrocampo sostituendo a sorpresa Dzeko per lasciare spazio a Nainggolan. I ciociari non ci stanno a mollare e prima vanno a un passo dalla concessione di un rigore per un intervento scomposto di Digne e poi vanno vicini alla segnatura col colpo di testa imperioso di Ciofani, che dà al Matusa l'illusione ottica del gol. Una delle poche sortite offensive della Roma nel secondo tempo è un'incornata di Manolas fuori di poco. Nel finale c'è spazio per Verde tra i padroni di casa, ma il giovane di scuola giallorossa si fa vedere solo con un tiro che finisce docile tra le braccia di Szczesny. La squadra di Garcia dapprima non riesce a chiudere anzitempo la contesa solo per la sfortuna, che impedisce a Florenzi di gioire dopo aver visto il pallone stamparsi sulla traversa. Poi però è il nuovo entrato Iturbe a mettere in cassaforte la vittoria con un'azione in solitaria. Finisce la sfida con la Roma che incamera i tre punti: miglior viatico per preparare la partita contro i campioni di tutto.


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