Fraseggi, velocità, possesso palla: Luis Enrique punta su Greco, da valutare il ruolo di Perrotta
Seconda uscita stagionale per la Roma di Luis Enrique. Dopo la partita contro la selezione locale di Riscone di Brunico, ieri i giallorossi hanno affrontato il Sudtirol. Negli ultimi giorni, diversi giocatori hanno chiesto apertamente ai tifosi di avere pazienza poiché servirà tempo per assimilare le nuove metodologie di lavoro dell'ex allenatore blaugrana: difesa alta (altissima, forse troppo), fraseggi, gioco sulle fasce, pressing, quasi l'opposto di come ha giocato la Roma nell'ultimo anno. Un ruolo fondamentale sarà giocato dai centrocampisti. Il vertice basso (nel primo tempo Viviani, nella ripresa De Rossi) dovrà abbassarsi sulla linea della difesa per iniziare l'azione e spesso dovrà addirittura giocare quasi da centrale difensivo. Le mezzali particeperanno attivamente alla fase di interdizione ma soprattutto a quella di costruzione del gioco, andando a concludere in area di rigore. Il gioco della Roma non prevede inoltre che si verticalizzi subito l'azione, motivo per il quale potrebbero trovare difficoltà sia Perrotta che Brighi. In questi giorni Luis Enrique sembra dare molta fiducia a Leandro Greco. Il centrocapista giallorosso sembra avere le caratteristiche per poter coprire il ruolo di mezzala nel gioco dell'ex tecnico blaugrana. Non è un caso, infatti, se lo spagnolo l'ha tenuto in campo per tutti i novanta minuti, dandogli fiducia e venendo ripagato da una buona prestazione da parte del giocatore romano.
Difficile dire se potrà rivestire un ruolo da protagonista (oggi Sabatini ha annunciato che prenderà anche un centrocampista) ma questa è sicuramente l'occasione migliore (forse l'ultima) che Greco può sfruttare per provare a fare quel definitivo salto di qualità che finora non è mai avvenuto.