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I cambi di Garcia l'arma in più della Roma

di Giovanni Fabbri

La Roma trova la sua nona vittoria in campionato in altrettante partite: 27 punti in classifica e vantaggio conservato nei confronti di Juventus e Napoli. La gara di Udine ha evidenziato la convinzione e il carattere di tutta la squadra e la grande capacità di Rudi Garcia di leggere le partite. Il terzo e ultimo cambio del tecnico francese (i primi due erano stati Marquinho per Florenzi e Torosidis per Pjanic) è stato l'inserimento di Michael Bradley al posto di Marco Borriello. Quattro minuti dopo il suo ingresso in campo, il centrocampista americano ha sfruttato un grande assist di Kevin Strootman che, servito da De Rossi, ha temporeggiato, alzato la testa e gli ha ceduto la sfera. A quel punto Bradley è stato bravo a centrare l'angolo alla destra di Kelava portando i giallorossi in vantaggio. Non è la prima volta che Garcia riesce a cambiare la gara con le sue sostituzioni.

I PRECEDENTI - Fino a quel momento l'uomo che aveva garantito al tecnico francese la capacità di cambiare il match a partita iniziata era stato Adem Ljajic. Il talento serbo ha esordito alla seconda di campionato contro il Verona entrando al cinquantaduesimo minuto al posto di Florenzi. In quell'occasione la Roma aveva trovato il vantaggio quattro minuti dopo l'ingresso del serbo che poi aveva avuto il merito di segnare il gol del definitivo 3-0. Anche nel derby vinto l'ingresso di Ljajic, al sesto minuto del secondo tempo aveva cambiato la gara, l'ex giocatore della Fiorentina aveva dato il cambio di ritmo alla manovra della Roma e aveva segnato il rigore della sicurezza nei minuti di recupero. Ljajic decisivo anche alla sesta giornata contro il Bologna, quando, dopo essere entrato al diciassettesimo minuto del secondo tempo, aveva messo la sua firma sul 5-0 dei capitolini. Il tecnico francese però ha dimostrato di saper utilizzare molto bene gli uomini a sua disposizione anche in altre occasioni. Alla terza di campionato contro il Parma, era stato Gervinho a entrare in campo e a procurarsi il rigore del 3-1 giallorosso con un contropiede fulmineo. Nella trasferta di Genova contro la Sampdoria, invece, era toccato a Francesco Totti dare la svolta decisiva alla partita. In quell'occasione la Roma aveva trovato il vantaggio dopo soli tre minuti dall'ingresso in campo del capitano, raddoppiando con un gol di Gervinho servito proprio da Totti. Tutte testimonianze del fatto che la Roma può contare su una rosa che garantisce ricambi all'altezza per una grande stagione e su un allenatore che sa utilizzare al meglio le armi a sua disposizione.


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