I DUELLI - Bojan possibile spina nel fianco, occhio a Pellissier in contropiede
L'anticipo della trentaseiesima giornata di campionato, che si svolgerà nel turno infrasettimanale a partire da oggi pomeriggio alle 18, vedrà schierate di fronte due squadre non in particolare stato di grazia come Roma e Chievo, con la differenza che i veronesi non hanno più nulla da chiedere alla stagione dopo la conquista della salvezza, obiettivo stagionale della squadra di Di Carlo. I giallorossi stanno passando invece il periodo più buio di tutta la stagione, con un solo punto guadagnato nelle ultime tre uscite, e con la conseguente contestazione dei tifosi che non riescono a trovare l'identità di un gioco fine a se stesso che non sta portando i risultati sperati. Luis Enrique deve far fronte quindi ad una pressione psicologica che di certo non ha mai dovuto gestire nella sua carriera da allenatore, e che potrebbe destabilizzare ancora di più l'ambiente.
Le speranze di arrivare al terzo posto per la squadra capitolina si fanno sempre più remote, ma è dovere di giocatori e tecnico provarci, sperando in una serie di risultati positivi anche sui campi di chi la precede in classifica. Ancora privi di Osvaldo e Lamela, i giallorossi in attacco dovrebbero schierare di nuovo il tridente Totti-Bojan-Borini, con Marquinho pronto ad inserirsi dalla trequarti come ha fatto già vedere nelle precedenti partite. De Rossi rientra dalla squalifica e dovrebbe riprendere il suo posto in regia, mentre al centro della difesa il duo Kjaer-Heinze dovrebbe tenere a bada la coppia d'attacco gialloblù, Pellissier-Paloschi.
Seppur con motivazioni differenti, Chievo e Roma si affronteranno senza dubbio a viso aperto, con la squadra dello spagnolo pronta a fare la partita e gli avversari a sfruttare gli spazi che la Roma gli concederà. Sarà quindi interessante osservare alcuni duelli individuali all'interno della sfida che potrebbero rivelarsi importanti chiavi tattiche per spostare l'ago della bilancia in favore di una o dell'altra compagine.
DE ROSSI – BRADLEY: quando il numero 16 giallorosso manca la sua assenza pesa sulla prestazione di tutta la squadra. Contro il Napoli il centrocampo della Roma ha fatto un buon lavoro in fase di possesso, seppur con troppi errori ingenui a causa di passaggi scellerati, e nelle proiezioni offensive, ma al momento di contenere gli avversari il trio Gago-Marquinho-Pjanic è spesso venuto meno, lasciando troppo campo libero alle ripartenze azzurre. Il Chievo non è il Napoli, ma un filtro a centrocampo come De Rossi è necessario per mantenere in equilibrio la squadra in modo di spezzare il gioco con il suo apporto in fase difensiva, e impostando quando necessario già da dietro. Il compito del dirimpettaio Bradley sarà proprio quello di bloccare sul nascere le iniziative del centrocampista di Ostia, con la grande quantità di gioco che offre in ogni sua prestazione. Se c'è una cosa che all'americano proprio non manca è il cuore, ma le carenze tecniche giocano senza dubbio a suo sfavore, contando che Pjanic e Marquinho sono giocatori molto tecnici e rapidi nel pensiero. Il mediano del Chievo dovrà provare ad arginare già dalla mediana il possesso asfissiante dei giallorossi, sperando magari di trovare anche il lancio giusto che possa mandare uno dei suoi compagni a tu per tu con Stekelenburg.
BOJAN – ACERBI: una delle maggiori delusioni della stagione giallorossa è l'ex Barcellona, che però nell'ultima partita, specialmente nel primo tempo, prima di calare con tutta la squadra, ha dimostrato di valere più di quanto non abbia fatto vedere fino a questo momento. La velocità e la tecnica sono i suoi punti forti, ma il fisico purtroppo non lo aiuta molto contro difensori molto meglio piazzati come può essere lo stesso Acerbi del Chievo. Il centrale gialloblù è un punto fermo della formazione di Di Carlo ed è seguito anche da diverse squadre grazie ad un rendimento abbastanza costante e soddisfacente. Il gioco aereo è certamente la sua arma migliore, ma la sua a volte eccessiva staticità non lo aiuta contro avversari dalle caratteristiche di Bojan. La sua stagione nel complesso rimane comunque estremamente positiva contando proprio che grazie alla solidità difensiva dei veronesi, il Chievo non si è mai ritrovato veramente invischiato nella lotta per la permanenza in Serie A.
PELLISSIER – KJAER: complice forse il suo continuo richiamo nelle faccende extracalcistiche relative al calcioscommesse, il rendimento di quest'anno di Sergio Pellissier è stato meno decisivo di quanto era lecito aspettarsi ad inizio stagione dato le prestazioni che il valdostano aveva fornito negli anni scorsi. Il bottino di gol ancora fermo a quota 6 la dice lunga sulle difficoltà del giocatore, ma le sue qualità sono indiscusse. La capacità di crearsi spazi e trovare il guizzo nell'area di rigore anticipando i difensori avversari è sempre la stessa, ma la serenità che forse gli manca lo ha tenuto un po' in disparte fino a questo punto del campionato. Contro difese come quelle della Roma tuttavia l'attaccante del Chievo potrebbe ritrovare la via giusta grazie alle tante amnesie difensive che affliggono i ragazzi di Luis Enrique, amnesie che spesso in questa stagione sono partite dal Simon Kjaer che sta provando ancora a farsi riscattare per il prossimo anno tentando di rendere migliore il suo rendimento, ma per adesso con risultati troppo discontinui per poterci puntare altri 7 milioni di euro dopo i 3 già spesi per il prestito. Il gioco dello spagnolo non fa per lui perché richiede una capacità di palleggio che il danese non possiede e che con la difesa alta tende a portarlo ad errori a volte decisivi. Servirà la massima attenzione di tutto il reparto difensivo giallorosso per evitare di cadere di nuovo nell'inganno italiano del contropiede rapido con gli attaccanti sul filo del fuorigioco.