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I duelli di Inter-Roma: braccio di ferro tra De Rossi e Sneijder. Totti è già in forma, Milito è un'incognita

di Adriano Mazzone

La sfida che andrà in scena questa sera a San Siro tra Inter e Roma, due anni fa poteva decidere lo Scudetto. Quest'anno, anche se siamo solo alla seconda giornata di campionato, potrebbe già decidere le sorti dei due allenatori. Chi rischia di più è senz'altro Gasperini, arrivato in un ambiente già abbastanza ostile che non ha saputo ancora conquistare. Dall'altra parte delle schieramento c'è Luis Enrique, arrivato come una scommessa e attorno al quale è stato creato un progetto più che interessante. La piazza di Roma è esigente, è vero, ma per ora la posizione del tecnico spagnolo non sembra essere in dubbio.
Il match di oggi vedrà due formazioni che ancora faticano a trovare il giusto ritmo e il gioco che i due tecnici vorrebbero vedere, ma di sicuro non mancheranno le motivazioni. Con gli ottimi giocatori che scenderanno in campo dall'una e dall'altra parte, sono tanti i possibili duelli che si potrebbero vedere.

TOTTI – LUCIO: Il faccia a faccia fra il capitano giallorosso e il colosso brasiliano si preannuncia molto interessante. Sono le colonne portanti delle rispettive squadre che, quando sono stati chiamati in causa, non hanno mai deluso. La settimana scorsa contro il Palermo, Luci è stato chiamato a far parte di una difesa a tre tanto inedita per l'Inter quanto per lui, che ovunque ha giocato si è sempre ritrovato con altri tre compagni di reparto. L'impatto comunque è stato abbastanza positivo e non ha grandi colpe, anche se quattro gol subiti sono tanti. In Champions ha ritrovato la difesa a quattro e le cose sono andate meglio. Sempre attento e sicuro, è un vero baluardo lì al centro dell'area. Non si sa ancora cosa deciderà Gasperini, ma il brasiliano in partite come queste si trova sempre perfettamente a suo agio, anche se Totti resta un avversario scomodo a cui badare. Il Pupone da parte sua ha già un'ottima condizione fisica, ma è ancora poco supportato dai compagni di reparto e deve crearsi le occasioni praticamente da solo. Forse non corre tanto, ma sa sempre trovarsi al posto giusto nel momento giusto, ed è lecito aspettarsi il colpo a sorpresa in qualsiasi momento. Pericolosissimo come sempre sui calci piazzati, potrebbe rivelarsi ancora una volta l'arma in più di questa Roma.

DE ROSSI -SNEIJDER: E' una sfida di lusso quella tra i due centrocampisti annoverati tra i migliori al mondo nel loro ruolo. Più offensivo, Sneijder, agirà dietro le punte cercando di scodellare palloni pennellati per i compagni e di certo non si farà pregare per tentare il tiro dalla distanza appena troverà un varco a disposizione. Il compito del romano sarà quello di contenerlo non lasciandogli spiragli perché l'olandese può essere letale, e in più sarà il perno del centrocampo giallorosso e amministrerà l'impostazione del gioco e delle ripartenze. Con Pjanic al suo fianco, dovrà probabilmente badare più alla fase di contenimento che a quella di regia, dato che per quella, il bosniaco può di certo rivelarsi molto importante. Capitan Futuro potrà inoltre rendersi molto utile sui calci d'angolo per i quali ha sempre dimostrato di avere il tempismo di un vero rapinatore d'area. Marcarlo non sarà di certo compito dell'olandese, ma un occhio al numero 16 giallorosso dovrebbe darglielo chiunque in qualsiasi momento.

PJANIC – CAMBIASSO: E' quasi un duello invertito con quello tra De Rossi e Sneijder. L'offensiva stavolta sta al trequartista giallorosso, mentre il compito dell'argentino sarà come sempre quello di contenere il reparto mediano avversario. Poco incisivo contro il Cagliari, Pjanic ha comunque mostrato buoni colpi, che potrebbero rivelarsi decisamente utili per il fraseggio rapido e le verticalizzazioni che ancora sono mancate alla Roma di Luis Enrique. Potrebbe soffrire la fisicità del centrocampo nerazzurro, ma la tecnica di cui è dotato sarà senz'altro di aiuto per provare a superare la barriera dei centrocampisti interisti e lanciare i propri compagni, o, perché no, provare il tiro dalla distanza. Il “Cuchu” dal canto suo non è di certo uno semplice da superare. Nonostante le apparenze, nei contrasti è uno tosto, e ha una rapidità e capacità di rubare palloni e far ripartire i compagni veramente poco comuni. Abilissimo nelle incursioni, potrebbe rivelarsi una spina nel fianco per il centrocampo e la difesa romanista che dovrà stare attenta a non lasciarselo mai scappare, soprattutto sui calci piazzati.

MILITO – BURDISSO: Duello argentino quello che avrà luogo nell'area romanista. Il Principe sembrava essere tornato tale contro il Palermo, sempre nel posto giusto e pronto a metterci la zampata vincente. In Champions è stato forse il peggiore dei suoi, irriconoscibile quando a tu per tu con il portiere, gliel'ha sparata addosso senza neanche provare a prendere la ribattuta seguente. Quale Milito si vedrà contro la Roma non si può sapere, ma è sempre meglio prevenire che curare, quindi il compito di Burdisso sarà quello di non lasciargli un centimetro di spazio, perché se il Principe è in giornata, può fare male in qualsiasi momento. Il fisico conterà relativamente dato che Milito non è proprio un fuscellino, ma la grande capacità nel gioco aereo di Nico potrà senza dubbio dare man forte quando si tratterà di dover andare in anticipo. Con l'ottimo colpo di testa e il tempismo di cui è dotato, Burdisso potrà rivelarsi di sicuro molto utile sui calci piazzati. Una sua incornata da calcio d'angolo non sarebbe certo una novità per il suo repertorio.


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