I DUELLI DI JUVE-ROMA: Totti e Del Piero, sfida d'altri tempi. Lamela contro il passato, Stek-Buffon scontro fra titani
Seppure in Coppa Italia, Juventus-Roma è una sfida dal sapore sempre particolare. L'eterna rivalità fra queste due squadre non conosce competizioni, e in qualsiasi momento si giochi questa gara, entrambe le formazioni vogliono prevalere. Quest'anno l'agonismo sarà con ogni probabilità ancora più evidente. Sono entrambi progetti nuovi e ambiziosi, e sia i giallorossi che i bianconeri non sono impegnati in competizioni internazionali, quindi tutte le energie possono essere impiegate sui fronti di campionato e Tim Cup.
La sfida di giovedì potrebbe quindi vedere impegnate le formazioni titolari di entrambe le squadre con un turn-over ridotto al minimo, magari solo con l'innesto di qualche giocatore che ha trovato meno spazio fino a questo momento. Analizziamo dunque i duelli che si potrebbero verificare durante la gara.
TOTTI – DEL PIERO: Questa è la sfida tra i due numeri 10 per eccellenza del nostro calcio, due leggende per le rispettive squadre e per la nazionale italiana. Due giocatori che sono tanto rivali sul campo quanto amici fuori. Pensare ad una sfida tra Juve e Roma e non citare Totti e Del Piero è impensabile, e visto che ormai non sono più due ragazzini, è bene godersi questo duello finché ancora sarà possibile. I due capitani arriveranno alla sfida in condizioni decisamente diverse. Del Piero deve prima di tutto sperare di essere schierato in campo dal suo ex compagno di squadra Conte, mentre Totti è un punto inamovibile del tridente offensivo giallorosso. Il capitano della Roma fa ancora la differenza e a suon di record trascina la squadra verso un'identità nuova di cui vuole e deve ancora far parte. Pinturicchio invece ha evidenti problemi a trovare una maglia da titolare. La concorrenza in bianconero è alta e l'età non giova a suo favore, chissà però che non possa ritagliarsi un posto contro la Roma per dare quel tocco in più ad una sfida senza tempo come quella fra Juve e Roma.
DE ROSSI – PIRLO: Con molte probabilità due dei giocatori senza i quali entrambe le squadre non occuperebbero le stesse posizioni in campionato. Da una parte il numero 16 giallorosso, in tribuna contro il Cesena ma che dovrebbe essere a disposizione per la coppa, vero dominatore del centrocampo romanista, e uomo in più in difesa, dall'altra il centrocampista che nonostante l'età continua ad essere il miglior interprete del proprio ruolo di metronomo del centrocampo. Capitan Futuro unisce quantità e qualità, e dalle sue parti è davvero dura penetrare, Pirlo dal canto suo non è certo un giocatore di movimento, ma quando ha la palla al piede si può star sicuri che non andrà sprecata. Il suo gioco può essere racchiuso nella frase di Lichtsteiner nel post partita contro l'Atalanta: “Non si deve pensare quando Pirlo ha il pallone, solo correre e provare a far gol”.
VUCINIC – LAMELA: L'ex contro il nuovo. La sfida tra il montenegrino e l'argentino rappresenta il cambio generazionale della Roma. Il baby gioiello giallorosso di sicuro non fa rimpiangere il predecessore che invece a Torino ha forse ritrovato gli stimoli persi dopo tante stagioni a Trigoria. Di gol per adesso non ne hanno fatti molti sia l'uno che l'altro, ma il lavoro che fanno per la squadra è indubbio. Vucinic a volte deve far fronte all'alta concorrenza un calo di attenzione può costargli caro, Lamela invece interpreta il ruolo che gli ha dato Luis Enrique come nessun altro nella rosa, e può stare relativamente tranquillo. Comunque sia, entrambi stanno dando il loro apporto alla nuova causa e sia per i difensori bianconeri che per quelli giallorossi saranno due vere spine nel fianco. I romanisti si augurano di vedere in campo il Vucinic dell'ultima stagione in giallorosso, sperando che Lamela rimanga sui livelli attuali e cacci dal cilindro qualche altra magia.
STEKELENBURG – BUFFON: Sfida tra numeri uno, è il caso di dirlo. Due portieri in splendida forma che stanno contribuendo al buon momento delle due squadre. Il bianconero lo conosciamo tutti. Da anni è uno dei migliori del mondo se non il migliore, e non accenna a perdere colpi. L'olandese l'Italia lo sta conoscendo solo adesso, ma chi segue il calcio sa della bravura e delle sicurezza che questo giocatore imprime a tutta la squadra già da molto più tempo. È parte della squadra vice campione del mondo non in modo casuale, e partita dopo partita lo sta dimostrando, facendo rivivere al popolo giallorosso l'emozione di avere fiducia nel proprio portiere, cosa che mancava da troppo tempo.