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I DUELLI DI ROMA-GENOA: Palacio contro Lamela per rivivere Boca-River, Borini e Osvaldo contro la peggior difesa del campionato

di Adriano Mazzone

La partita di domani sera all'Olimpico tra Roma e Genoa si giocherà sull'onda di motivazioni importanti viste le situazioni in classifica di entrambe le squadre. La Roma deve trovare la continuità di risultati che possono valere un posto in Europa, mentre il Genoa deve assolutamente cercare di portare a casa dei punti per risalire dalle zone basse della graduatoria. La sorte ha voluto che sia Parma che Fiorentina ieri siano incappate in due pesanti sconfitte, e la squadra di Marino dovrà approfittarne per tenersi alla larga dalla zona che scotta, perché con una classifica così corta, soprattutto tra le posizioni più basse, non si può stare sicuri fino alla salvezza matematica.
Sia Roma che Genoa hanno come evidente punto debole il reparto difensivo, con i rossoblù che detengono addirittura il record negativo di reti subite. In tutto sono 48 di cui 32 in trasferta, segno di quanta difficoltà trovano i grifoni a lasciare il segno lontani da Marassi.
Entrambe le formazioni sono reduci da una partita senza gol subiti che è valsa la vittoria con il Palermo per la Roma, e il pareggio a reti bianche con la Juve per i rossoblù.
Sperando di dare continuità a questo fattore, domani si potranno comunque ammirare alcuni duelli interessanti tra giocatori che possono spostare gli equilibri della partita.

PALACIO – LAMELA: Sfida argentina tra due giocatori capaci di illuminare il gioco delle rispettive squadre. Per l'attaccante del Genoa è un peccato che la sua migliore stagione in Italia non combaci con quella di tutta la squadra perché mai come quest'anno l'ex Boca Juniors si sta rivelando decisivo, grazie a gol, assist e numeri da campione affermato. Purtroppo però quando il resto della squadra gira male c'è poco da fare anche per chi come Palacio dà sempre il massimo. La difesa giallorossa dovrà tenerlo d'occhio continuamente perché basta lasciargli un metro per farlo partire in velocità e diventa difficile fermarlo. Sull'altra sponda del campo agirà invece il più giovane connazionale con il quale si giocherà un derby a distanza in quanto ex giocatore del River Plate. In una stagione un po' altalenante, come quella di tutta la squadra, Lamela sta comunque mettendo in mostra grandi potenzialità che non passano inosservate. E' senza dubbio uno dei talenti più lampanti del nostro campionato, e le sue incursioni potranno fare molto male ad una difesa statica e spesso distratta come quella del Genoa.

BORINI/OSVALDO – KALADZE/CARVALHO: Se Borini continua a giocare così come ha fatto vedere nelle ultime uscite, si potrebbe rivelare una vera spina nel fianco per qualsiasi difesa, figurarsi per la peggiore del campionato. I centrali rossoblù sono sì abbastanza fisici, ma, soprattutto per quanto riguarda Kaladze, non hanno un gran senso della posizione. Per l'ex milanista ha forse contato il passato rossonero in cui veniva per lo più schierato sulla fascia, ma quest'anno le sue amnesie, insieme a quelle di un intero reparto arretrato spesso disastroso, hanno creato spazi immensi che giocatori come l'attaccante giallorosso non si lasciano pregare per aggredire e fare molto male. Supportato dalla fisicità di Osvaldo e dalla rapidità e la tecnica di Lamela, domani sera il corsaro Borini potrebbe crearsi gli giusti spazi per colpire. Carvalho e Kaladze dovranno stare quindi molto attenti a non commettere errori lasciando spiragli al centro dell'area, ed avranno bisogno del supporto dei terzini per arginare le scorribande sulle fasce.

GIALRDINO – KJAER: La stagione di entrambi questi giocatori non può certo dirsi trionfante fino a questo momento, ma inizia a vedersi un accenno di ripresa. L'attaccante genoano ci mette di sicuro tanto impegno, ma la condizione fisica non è ancora quella ottimale, però poco alla volta inizia ad entrare negli schemi offensivi di Marino e il feeling con Palacio inizia a farsi vedere. Il danese dal canto suo è stato quasi disastroso per gran parte della stagione, salvo riprendersi nell'ultima partita contro il Palermo. Sarà stata l'aria della città in cui ha mosso i primi passi nel nostro campionato, ma contro i suoi ex compagni ha giocato una partita sontuosa, degna del Kjaer che avevamo ammirato proprio al Barbera due anni fa. Fino alla fine della stagione mancano undici partite in cui il difensore classe '89 dovrà conquistarsi il riscatto dal Wolfsburg e dovrà impegnarsi molto per tentare almeno di rimediare ai tanti errori commessi fino a poche settimane fa.


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