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I DUELLI DI ROMA-LAZIO: Totti contro il Profeta, sfida di classe. Borini contro le toppe della difesa laziale, ma attenti a Klose

di Adriano Mazzone

Il derby della Capitale, la partita più attesa dell'anno da laziali e romanisti, andrà in scena all'Olimpico domani pomeriggio alle 15. Sia giallorossi che biancocelesti arrivano al match dopo momenti non particolarmente felici. La squadra di Luis Enrique fa fatica a trovare continuità di risultati e prestazioni, e la sconfitta contro l'Atalanta lo dimostra. Sull'altra sponda del Tevere invece non ci si lamenta tanto dei risultati in sé quanto della gestione interna ed esterna dell'ambiente. Sembra essere tornata la calma dopo la burrasca che aveva visto Reja sul punto di abbandonare la nave, ma le frizioni con Tare e Lotito durano ormai da troppo, e sembra difficile che il tecnico goriziano possa essere parte di un progetto di lunga durata. Sul campo le cose vanno un po' meglio, ma i tanti infortuni limitano molto la Lazio che sarà costretta a mandare in campo giocatori che fino a questo momento hanno giocato con il contagocce.
Con o senza i giocatori più blasonati, il derby resta sempre una partita particolare in cui conta più la voglia che la bravura tecnica. Anche Luis Enrique ha detto che è una partita che si vince con cuore e passione, e i giocatori che sapranno interpretarla al meglio alla fine saranno quelli che faranno la differenza. Proprio tra questi si potranno osservare alcuni duelli interessanti che daranno ancora maggior fascino alla gara.

TOTTI – HERNANES: Questa è la tipica sfida fra i giocatori di fantasia, quelli che davvero fanno la differenza e che possono cambiare il corso di una partita con un tocco. Quest'anno mancano al capitano giallorosso mancano un po' di gol a cui ci aveva sempre abituato, ma il lavoro che fa per la squadra compensa alla grande. Con il tecnico spagnolo gioca più lontano dalla porta e ha meno possibilità di arrivare alla conclusione, ma gli rimane sempre la stessa capacità di mandare a segno i propri compagni e illuminare la squadra con le giocate che lo hanno reso celebre. Il Profeta dall'altro lato è il vero motore di questa Lazio. Quest'anno le sue ottime prestazioni sono passate un po' in secondo piano a causa delle pesanti reti del compagno Klose, ma i suoi 7 gol non possono non essere ricordati. Sulla trequarti è difficile contrastarlo, sa partire palla al piede scardinando le difese e fornisce assist al bacio per i propri compagni. Un vero e proprio jolly di cui la Lazio non può fare a meno.

DE ROSSI – LEDESMA: Con Capitan Futuro in campo è tutta un'altra musica. Forse con l'Atalanta sarebbe andata male comunque, ma la sua esclusione non può passare inosservata, e le gare giocate senza il numero 16 giallorosso in mezzo al campo lo testimoniano. Il suo lavoro non può farlo nessun altro ed è un compito troppo delicato per farne a meno e se ne sarà accorto anche Luis Enrique. Domani torna dall'inizio per la partita più sentita della stagione e dopo la sconfitta all'ultimo minuto dell'andata, la sua voglia di vincere sarà ancora maggiore. L'unico problema potrebbe essere proprio la troppa voglia di strafare che ogni tanto lo ha colpito nei derby, ma De Rossi è maturato molto nell'ultimo periodo e difficilmente non arriverà al massimo a quest'appuntamento. Di fronte a lui c'è Ledesma, uno che nei derby sa essere decisivo. Un po' più macchinoso dell'avversario è però meno soggetto a ripiegamenti difensivi che lo portano maggiormente a spingere e dettare i tempi delle ripartenze. La Roma dovrà stare molto attenta a non scoprirsi troppo quando attacca perché la visione di gioco del mediano biancoceleste può essere fatale.

KLOSE – HEINZE: Già all'andata il tedesco ha fatto sentire il proprio peso nell'attacco laziale, e adesso vorrà ripetersi per entrare ancora di più nel cuore dei propri tifosi. Un mix di tecnica e fisicità che lo portano sempre nel posto giusto al momento giusto. Di testa le prende sempre lui e riesce ad indirizzarle alla perfezione in qualsiasi circostanza, di piede sa come piazzare la zampata vincente anche nelle occasioni più difficili. Una vera e propria mina vagante che i difensori giallorossi dovranno cercare di tenere a bada il più possibile. Fisicamente chi più si addice a marcarlo è l'argentino Heinze che con le sue ottime doti atletiche può tentare di arginarlo, ma bisogna sperare che tutto il reparto difensivo romanista interpreti bene il proprio compito per non lasciare la superiorità numerica agli avversari.

BORINI – BIAVA: Il momento dell'attaccante della Roma è di sicuro positivo, e la convocazione nazionale è stata senza dubbio la ciliegina sulla torta di una grande serie di prestazioni che hanno convinto Luis Enrique che lui è l'uomo giusto su cui puntare per il futuro. A marcarlo domani non troverà di certo la difesa più dura del campionato e la sua rapidità e tenacia potrebbero portarlo a crearsi buone occasioni. Il diretto marcatore dovrebbe infatti essere Biava, uno che non spicca per concentrazione e velocità, e potrebbe lasciargli diverso spazio per agire. Inoltre c'è da aggiungere che anche sulle fasce la Lazio non è particolarmente ben coperta, viste le presenza di Garrido e Scaloni, e lì Borini potrebbe trovare molto spazio. Una difesa un po' rattoppata che potrebbe rivelarsi un problema molto serio.


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