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I duelli di Roma-Milan: Totti-Nesta, derby personale. Ibra è affamato dopo la sosta forzata, Nico pensaci tu

di Adriano Mazzone

Questa sera alle ore 20,45 all'Olimpico di Roma andrà in scena una partita che ha sempre avuto un fascino particolare, Roma-Milan. Purtroppo per i tifosi giallorossi questa volta però gli unici che potranno avere un motivo concreto per festeggiare sono i milanisti. Al Diavolo vanno bene due risultati su tre per proclamarsi campioni d'Italia, basta un punto e i giochi sono conclusi, mentre per la Roma è ancora tutto in bilico. Mancano tre partite per poter sperare ancora nel quarto posto e ad una possibile partecipazione in Champions League, ma non si può sbagliare perchè la concorrenza è alta e inoltre se si deve scegliere una giornata in cui tentare il colpaccio, questa è quella giusta visto che domani si affronteranno le due dirette concorrenti, Udinese e Lazio. Sperando in un loro pareggio, i giallorossi non possono permettersi di perdere punti, specialmente in casa, anche se di fronte ci sono i futuri vincitori dello Scudetto.
Per questa serie di ragioni da una parte e dall'altra, la sfida acquista valore, e anche i possibili duelli all'interno del match stesso.

Totti-Nesta: Nonostante l'età e i vari acciacchi subiti negli ultimi anni, i due romani restano probabilmente i migliori italiani nei rispettivi ruoli. Questo rende il duello tra i due il più atteso della partita. Il capitano giallorosso nell'ultimo periodo sembra stia vivendo una seconda giovinezza e a suon di gol sta risultando sempre più determinante per la corsa al treno Champions che vede come maggiori candidate la Roma e la Lazio, ex squadra proprio di Alessandro Nesta. Il difensore centrale del Milan, nonostante qualche lieve infortunio, quest'anno ha ritrovato una grande continuità di prestazioni di altissimo livello, e non è certo un caso se la difesa del Milan è la meno battuta del campionato. Sempre pulito negli interventi e perfetto negli anticipi, è difficile liberarsi di lui, ma se Totti è in giornata non c'è difensore che regga. Sarà una sfida tutta da vedere.

Vucinic-Thiago Silva: Vedendo le ultime partite la sfida sembra impari, il difensore brasiliano giganteggia in area, e in coppia con Nesta, il centro della difesa pare impenetrabile. Dall'altra parte il montenegrino sembra in una condizione in cui neanche da solo avanti la porta riuscirebbe a mettere il pallone in rete. Sappiamo però che Vucinic non ha nella costanza la sua dote maggiore, e l'imprevedibilità dei suoi colpi lascia sempre la speranza che stavolta sia la partita giusta per ritrovarsi, e se così fosse, anche per Thiago Silva non sarà un'impresa facile.

Seedorf-Pizarro: Avere 35 anni e giocare come se ne avesse dieci in meno. Questo è il mistero che si nasconde dietro il campionato di Clarence Seedorf, ancora elemento imprescindibile del centrocampo rossonero che ha la capacità di distribuire palloni al bacio ai compagni, e fare gol quando nessun altro ci riesce. Un fenomeno che sembra ancora lontano dalla via del tramonto. Per i giallorossi non sarà semplice tenerlo a bada, ma quando il compito è duro ecco che sale in cattedra il Peq. Pizarro non avrà avuto la carriera dell'olandese, il ruolo è certamente diverso, ma l'importanza che detiene nel centrocampo romanista non è assolutamente discutibile. Oggi più che mai con la forzata assenza per squalifica del compagno di reparto Daniele De Rossi. Sarà lui a dover fermare sul nascere l'estro di Seedorf, e sarà compito suo far ripartire le azioni della Roma. Il compito è arduo, ma è l'unico che può fare tutto questo, e farlo bene.

Burdisso-Ibrahimovic: Se nella Roma c'è qualcuno che potrebbe essere in grado di infastidire perlomeno il gigantesco attaccante svedese, non può che essere Nicolas Burdisso, anche suo ex compagno di squadra all'Inter. L'argentino sta dimostrando il suo valore anche quando il resto della squadra gira male e, con il fisico, con l'intelligenza o la fortuna, riesce quasi sempre a sbrogliarsela nei momenti complicati. Oggi serviranno tutti questi fattori, e anche qualcosina in più perchè Zlatan non è un giocatore che fa passare liscio qualche errore agli avversari, e oggi menodi sempre, dato che è stato in castigo per tre turni di squalifica ed è tornato proprio nel momento in cui può risultare ancora una volta decisivo per vincere lo Scudetto, così come due anni fa contro il Parma, ma allora vestiva la maglia dell'altra squadra di Milano.

Juan-Robinho: Sfida brasiliana quella che vedrà di fronte questi due giocatori. Juan ha alternato prestazioni brillanti ad altre inguardabili e adesso sembra essersi posizionato nel mezzo, offrendo performance senza infamia e senza lode, svolgendo bene il suo compito ma senza spiccare particolarmente. Di fronte c'è un attaccane tecnico e veloce come Robinho che nel quasi silenzio generale, ha giocato una stagione che in pochi si aspettavano tanto positiva. Cero sotto porta non è quello che si definisce un cecchino, ma nonostante tutto ha segnato ben 12 gol in campionato, ma soprattutto ha fornito assist preziosissimi per mandare in rete i compagni. Se sfrutterà bene le sue maggiori capacità, per Juan sarà molto difficile tenerlo a bada.


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